OSPEDALE…METTIAMO I PUNTINI SULLE “I”…

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IL DIRETTORE DI APPIA POLIS RISPONDE AL RESPONSABILE DEL TDM

   Gentile dottor Di Guida,

grazie per la sua lettera che, sorvolando generosamente sull’inizio e la conclusione, considero perfetta ed assai significativa. Purtroppo per lei, io continuerò ad ironizzare su molte cose, perché, vede dottor Di Guida, il senso dell’umorismo rappresenta l’unico antidoto alle dosi massicce di amarezza e di veleno che, nel mio lavoro, sono costretta a registrare e ad ingoiare quotidianamente. Io non conosco nei particolari il suo impegno, che rispetto profondamente, nella misura in cui lei non conosce il mio, gravato peraltro di ricerche e controlli incrociati, sovente estenuanti, pertanto eviti sussiegose aperture e sarcastiche conclusioni sull’eventualità, che io possa o meno decidere di pubblicare la sua lettera…Ma le pare possibile che, dopo aver pubblicato commenti conditi di insulti alla mia persona ed offese alla mia professionalità, io possa anche soltanto pensare di non pubblicare una lettera, peraltro così interessante, come la sua? Bene… adesso possiamo dire di conoscerci e, fatta giustizia sommaria dei preamboli di rito, passiamo alle cose serie. Avendo ben viva memoria di un Tdm potente, (era Furcolo & co.) con libero accesso alla stanza dei bottoni, con i cui dirigenti più volte mi sono scontrata in passato, devo dire che non sospettavo che oggi, i volontari del Tdm, incontrassero tante difficoltà, nella realizzazione delle loro iniziative, indiscutibilmente orientate al benessere del malato. Ciò dichiara, se possibile, l’intero scenario ospedaliero, allo stato decisamente degradato, maggiormente impermeabile e addirittura refrattario, nei confronti di qualsiasi tipo di “bonifica” o miglioramento. Se il Tdm, nonostante la sua attività che, sovente, per non dire sempre, sopperisce alle nevralgie croniche dell’organizzazione ospedaliera, deve lottare per sperare di ottenere un qualsiasi risultato, che renda meno critica la permanenza del malato all’interno dell’Ospedale e non è detto che lo ottenga… ebbene… ritengo che questa Direzione Generale dovrebbe liberare quanto prima, l’Aorn e la Città, del peso della sua insignificante presenza.  Qualsiasi giudizio o commento ulteriore sarebbe superfluo ed ogni tentativo di salvifica ironia, miseramente afflosciato in partenza.

Grazie. (f.n.)

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     Gentile dottoressa Nardi, 

facendo seguito a quanto riportato nel suo articolo del 23 gennaio, non le posso permettere di porre in dubbio l’opera dei volontari del Tribunale per i diritti del Malato, che negli ultimi anni, anche in periodo Covid, hanno fornito supporto a centinaia di persone che avevano urgenza di informazioni, assistenza e tutela; e non solo a pazienti del nostro ospedale ma anche a cittadini campani e talvolta fuori regione.  

In merito al tema che lei sviluppa nell’articolo di ieri, incentrato sul confort e l’affollamento al piano terra della palazzina D del nostro ospedale, richiedemmo alla Direzione, per mesi sollecitato, ed infine ottenuto lo spostamento in area ex poliambulatorio al fabbricato B l’esecuzione dei tamponi COVID, ottenendo una significativa riduzione dei pazienti in attesa in quell’area.  

Abbiamo inoltre provveduto a nostre spese ad  identificare i singoli ambulatori al piano terra del fabbricato D  con cartelli numerati, avendo richiesto ed ottenuto la modifica dei fogli di accettazione al CUP con l’esatta indicazione del numero dell’ambulatorio: ciò ha posto fine alla peregrinazione dei pazienti disorientati alla ricerca dell’ambulatorio di destinazione.   E non sono rari gli interventi del TDM a supporto dei pazienti in attesa quando si verifichi un ritardo nell’avvio delle attività in quegli ambulatori. 

Per i servizi igienici, di cui sollecitiamo da anni il rifacimento e la contestuale duplicazione nella medesima area, abbiamo avuto comunicazione dal dott. Gubitosa nell’ultima riunione del Comitato Consultivo Misto della pianificazione a breve di quanto richiesto.  Speriamo che sia la volta buona, altrimenti non ci resterebbe che incatenarci per protesta a qualche cancello: quando l’attuale direttore generale si presentò alle associazioni, fu la prima richiesta che gli fece il TDM.  

In merito alla pulizia dei bagni, essendo abituato a gestire le situazioni di difficoltà, le posso confermare che è previsto un intervento a metà mattinata, proprio per rimetterli in sesto dopo la prima ondata di visite.  A margine, nonostante le ripetute richieste, non siamo riusciti negli anni ad ottenere un foglio con le firme degli operatori a conferma dell’avvenuta pulizia.   

Le voglio far inoltre presente l’installazione degli asciugatori a lame d’aria, previsti dal capitolato e mai fino ad allora installati, che sono stati messi in servizio in quei bagni dopo lunga nostra battaglia e che sono stati schiavardati da ignoti  dopo poche settimane e mai più reinstallati; la stessa sorte purtroppo subiscono regolarmente i distributori del sapone e della carta, nonché il loro contenuto.   

Ma mi permetta di allargare l’orizzonte della discussione e di informarla su ciò di cui ci stiamo attualmente interessando, a latere della costante opera di supporto ai singoli cittadini; stiamo svolgendo attività inerenti:

  • i problemi di funzionamento del nuovo CUP regionale, da noi rilevati, verificati con la Direzione dell’AO ed infine segnalati e recentemente discussi da Cittadinanzattiva / TDM con i dirigenti di Soresa;
  •  la puntuale verifica della segnaletica interna ed esterna all’AO, manifestamente da anni in disordine, e la stesura a nostra cura della bozza di capitolato per la fornitura del nuovo sistema;
  • il costante monitoraggio dei tempi d’attesa alle visite specialistiche e prestazioni diagnostiche erogate dall’AO e la conseguente discussione con la Direzione Sanitaria;
  • con ASL la pubblicazione dei nominativi dei medici di medicina generale disponibili ad arruolare pazienti: la lista attualmente pubblicata sul sito web, a valle della nostre pressanti richieste, deve essere completata con la lista di tutti i medici di base con l’indicazione dei recapiti e dell’AFT di appartenenza (l’AFT, questa aggregazione di medici di base per i quali essi ricevono integrazione di retribuzione ma che pochi cittadini conoscono) e magari con una di quelle piantine google che ormai hanno tutte le attività commerciali ma non ancora i normali cittadini per scegliere un medico più vicino a casa propria.
  • Il riequilibrio del numero dei medici di base nell’area pedemontana, del quale abbiamo discusso con ASL e Comune e che è oggetto di una nostra recente richiesta. 

Certo, si può fare di più e meglio. Noi ci proviamo.  E ci venga a trovare invece di lanciare messaggi ironici su persone e di attività che non conosce.   Pubblicherà questa lettera? 

      Distinti saluti  

Lorenzo Di Guida

Coordinatore dell’Assemblea Territoriale di Cittadinanzattiva/TDM

2 Commenti

  1. Sui tempi di attesa che cosa? Ma che cosa stai dicendo? Ma se non mettevo mani alla tasca col cavolo che risolvevo il problema. Stai zitto che fai più bella figura. Aspettavo da mesi una prestazione prenotata e pagata al CUP,alla fine mi sono stancato di aspettare e dopo 4 mesi sono andato studio privato,ho pagato e tutto risolto.fammi la cortesia, smettila di prendere in giro perché tu non sai nemmeno cosa è un tribunale per i diritti del malato..colluso e lacché

  2. Egregio TDM sarebbe interessante leggere qualche verbale di queste riunioni così potremo sapere chi canta,chi suona e chi lecca

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