OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 231

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(f.n.) – Depositate le stelline colorate e riposta la modalità: “A Natale siamo tutti più buoni“, ognuno di noi torna a fare i conti, con un quotidiano vario e le sue incognite e soprattutto con quei problemi, la cui soluzione, sovente, non si rende possibile per chiara ed inequivocabile volontà di chi, avendo per volontà politica, la possibilità di muovere dame, pedine e palafrenieri, decide diversamente ed esattamente come gli aggrada. La sanità de noautri, prateria sconfinata e costellata di sacche profondamente inquinate,  rappresenta ovviamente, la dimensione – scuola in cui puoi trovare ogni tipo di cofecchia, imbroglio, paraustiello, buco infinito, stranezza, anomalia ed infine ben incastonati nella relazione sussiegosa del DG, i gioielli di famiglia: i concorsi e gli avvisi sartoriali…Quindi, benvenuto 2023 assieme alla speranza che una salutare tramontana, possa travolgere, anche il più recondito impercettibile inganno, che sia stato in grado nel tempo, di deviare il naturale corso delle cose. L’anno all’Aorn è terminato o appena cominciato, con un fatto accaduto in sala operatoria, di cui si sa poco o nulla, secondo la solita consegna del silenzio che i baroni adottano, quando conviene e sussiegosamente vietano,  non già perché denunciare un fatto apertamente, rappresenti un atto di onestà, ma soltanto l’occasione giusta che aspettavano, per colpire qualcuno…Eh già…anche questo è un “nobile” retaggio del passato….Ma questa volta a nessuno conveniva, far circolare la voce, che una paziente era caduta da una barella in sala operatoria, quindi è stato assai tortuoso il cammino della voce per arrivare fino a noi. Naturalmente si volevano evitare noie e quindi “tutti zitti”. Ricordiamo che molti anni fa, un paziente cadde dalla barella perché era molto agitato, ma non c’era nessuno che lo controllava…Il primario del reparto, incidentalmente non era in Ospedale, ma andò sotto processo, perché, in quel caso il silenzio non era contemplato, a nessuno punse vaghezza di assumersi responsabilità e dulcis in fundo, dietro alle sue spalle, vi era uno squallido disegno con nome e cognome che, ebbe nel tempo, modo e maniera di espandersi. Piccole impronte fangose sul glorioso passato!… Le sale operatorie oggi sono diventate top secret tra progetti e numeri, che non si riescono ad ottenere….qualcuno dovrebbe cominciare a preoccuparsi, visto che siamo ancora in attesa della casistica operatoria, dei vari chirurghi del nostro Ospedale, una casistica che l’utente ha il diritto di conoscere. Ma lasciamoci alle spalle questo triste episodio, con la speranza che  nonostante il silenzio imposto, la paziente non abbia riportato danni nella caduta.  Sarebbe interessante intanto, approfondire un pò certe posizioni, per così dire di privilegio, ricoperte da infermieri professionisti, per così dire privilegiati…Come mai ad esempio, c’è un infermiere assegnato all’Ufficio infermieristico, ma siccome quel lavoro non lo manda in esaltazione e non ispira il suo io creativo, preferisce da sempre, stare alla Formazione?, figuratevi…fin dai tempi del compianto Dg Annunziata, periodo magico che gli è risultato utile, per sommare un pò di titoli con il minor spreco di energie…il bravo Alizieri percepisce emolumenti da caposervizio ma …lo fa il caposervizio, tra un capriccio e l’altro? Per quale motivo Alizieri, che a quanto pare, non ha alcuna esenzione, non viene rimandato all’Ufficio Infermieristico?, anche perché, al di là delle passioni personali per la Formazione, il nostro eroe non ha vinto alcuna selezione, per restare alla Formazione, n’est pas? E come mai il mitico Di Carluccio, è tornato a tempo pieno al Polo didattico, non avendo neppure lui, superato alcuna selezione? E l’inchiestuccia sulle sue prodezze a che punto sta? Vogliamo darci una mano di bianco e non se ne parla più? La Gubitosa & Co…zittu zittu, continua nelle classiche cofecchie d’autore? Si dà il caso che più “ammucchi” raccomandazioni e più vai avanti…Come i vari Misefari, esonerato dal servizio in corsia e collocato dietro ad una scrivania al Risk management, con il filosofico incarico di scopiazzare le procedure adottate negli altri Ospedali, comprensive degli errori, oppure il super re delle ambulanze, dottor direttor Carozza o, la mejo der mejo, lei, la fantastica, unica, insuperabile lady Cio, detta Caterina Cusano, assegnata ad una Uoc e poi trasferita senza carte, ma per volontà del Golden boy e la benedizione di Gubitosa, all’ufficio infermieristico…Certo…sembra un periodo di attesa…di suspense…nessuno si muove dal sito in cui sta paperiando a suo piacere e tanto meno Gubitosa pensa a spostarlo…ed intanto la faccenda del Sitra rimane al palo…Eh già, il bravo Dg Gubitosa evidentemente, non ha alcuna intenzione di pescare obbligatoriamente, da un’altra graduatoria, come esige la norma e quindi starà studiando o qualcuno sta studiando per lui, il metodo e la strategia per aggirare l’ostacolo, sentendosi magari, molto furbo…Il caro Dg non pescherà da nessuna graduatoria e quando si deciderà a mettere mano alle posizioni organizzative, vuoi vedere che ne riserverà una, ai servizi sanitari? A quel punto si spiegheranno davvero molte cose ed ogni minuscola pietruzza del mosaico, andrà al suo posto e tante domande avranno la risposta…e quella carta che non è stata scritta per lady Cio…ebbene, se le cose dovessero andare così, siate certi…anche quella carta andrà al suo posto, n’est pas? Hasta el Domingo!