CASERTA – Dal 19 novembre all’8 dicembre 2022, la Reggia di Caserta ospita un progetto di multidisciplinarità che unisce le arti visive alla danza performativa: Meccaniche della Meraviglia in Movimento.
L’iniziativa è stata selezionata nell’ambito del bando di valorizzazione partecipata. L’avviso pubblico dal 2021 consente a istituti di ricerca, università, conservatori, centri di formazione, operatori culturali, cooperative, fondazioni, associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e altri soggetti senza scopo di lucro di essere partecipi della “vita” del Museo. Il bando ha aperto, infatti, la possibilità di proporre iniziative di fruizione culturale e valorizzazione fisica o virtuale del patrimonio, momenti di aggregazione, utilizzo di espressioni artistiche e creative. L’obiettivo dell’Istituto museale è operare in sinergia con l’esterno per sviluppare contenuti culturali in un’ottica di partecipazione, sperimentazione e innovazione.
La mostra Meccaniche della Meraviglia in Movimento, che vede la regia dell’Associazione Meccaniche della Meraviglia, consentirà di dare visibilità alle nuove generazioni attraverso la collaborazione di artisti già affermati e di una rilettura delle installazioni con la musica e il movimento del corpo di danzatori. L’esposizione sarà allestita nel Bosco vecchio, all’interno della Castelluccia nel cuore del Parco della Reggia di Caserta. Qui si potranno ammirare due installazioni di artisti contemporanei, a cui saranno abbinate attività performative di danza contemporanea.
Gli artisti coinvolti sono Albano Morandi con l’installazione “Fiori assenti“ e Bizhan Bassiri con la videoinstallazione “Il Bisonte” e musiche di Stefano Taglietti. Per ognuna di queste installazioni verrà presentata, il 19 novembre al Vestibolo Superiore della Reggia di Caserta, una performance del collettivo di danza contemporanea YoY Performing Arts (aboutyoy.com) dal titolo “Dialoghi con l’arte” che proporrà una sorta di “attivazione” e interpretazione dell’opera tramite il movimento, con musiche originali di Timoteo Carbone. YoY Performing Arts inoltre si esibirà in uno spettacolo ispirato all’opera “Palmira” di Medhat Shafik (artista egiziano già Leone d’oro alla Biennale di Venezia).
L’incontro di più forme d’arte in un’espressione unica nel genere, nel linguaggio e nella rappresentazione della stessa, nasce dal desiderio di creare un dialogo profondo tra discipline artistiche differenti, con l’auspicio che questa fusione possa portare a risultati imprevedibili e di grande fascino. L’evento proposto vuole rappresentare un momento di approfondimento delle potenzialità di questa nuova “dialettica” artistica in chiave contemporanea.