OSPEDALE, FUGA DI PAZIENTI “CONSIGLIATA”…E SE FOSSE VERO?

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viaggi della speranza OSPEDALE, FUGA DI PAZIENTI “CONSIGLIATA”…E SE FOSSE VERO?(f.n.) – Nel nostro Ospedale succedono cose che umani…!E se le vicende che creano perplessità e chiamano a raccolta, cosucce trascurabili come l’etica professionale, la dignità, la morale, il buon senso ed il peso, nonché la misura, troppo spesso assenti, non riguardassero, sovente, gravi problemi di salute, forse la soluzione migliore potrebbe essere il considerare, seriamente, la possibilità di un drastico reset che rimettesse il nostro povero Ospedale, nelle condizioni di ricominciare dall’alfabeto della correttezza e dall’abbecedario dell’onestà intellettuale, prima di ogni altra cosa. Il preambolo è sempre doveroso, affinché non si indulga a fraintendimenti comodi o ci si aggrappi a quel certo periodare, che ispira e giustifica una risposta o un commento a fallo di borzoi russo. L’Aorn di Caserta, o meglio le sue triadi dirigenziali, si sono distinte nel tempo, per sgradevolissimi episodi che si sono consumati, lasciando sul terreno vittime predestinate, che hanno pagato prezzi altissimi in termini di dignità personale. Una selezione orrenda ed impunita, che doveva favorire ingressi sollecitati dalle truppe d’assalto, della “politica politicante”, ed il cui merito, con le dovute eccezioni, destava lo stesso interesse di un dito di polvere sulla libreria. In questa realtà, potrà dunque succedere che, un medico interno che ha assistito passivamente all’uscita della qualità e all’ingresso della mediocrità, tutt’altro che aurea, si trovi ad aver bisogno di un intervento e senza crearsi il minimo scrupolo o peggio ancora, il rimorso, decida di andare altrove…in una struttura in cui vi siano a suo parere, medici, diciamo…più rassicuranti…Bene, quel medico ha, ovviamente, il diritto di scegliere, ma il medico che ha, passivamente, assistito allo scempio del favoritismo, ha consentito che si emarginassero professionisti di valore, per far largo in alcuni casi, a professionisti che di valore avevano soltanto le parentele politiche, quale diritto avrebbe di scegliere altrove?, non credete che la sua scelta diventerà uno sfregio morale, imperdonabile, nei confronti di ogni paziente dell’Ospedale?….Peggio ancora se ad essere protagonista, o suggeritore di scelte migliorative, dovesse essere un membro della triade dirigenziale, quindi… un diretto co-responsabile delle famose “cofecchie” specializzate, che caratterizzano il panorama interno ospedaliero. Se ad esempio, all’Ospedale di Caserta si ricovera un paziente in medicina d’urgenza e qui gli viene riscontrato un aneurisma addominale…qual è il problema?, dai vari chirurghi vascolari Farina a Nardi non sembra esservi stato mai alcun problema, per interventi di questo genere, n’est pas? Ah già…le cose sono cambiate?…ah …ma allora non sono cambiate in meglio?, ah no? Forse oggi vi sono problemi?, speriamo di no, visto che il beneamato Ferrante, a suo tempo, ha fatto veramente di tutto per mettere i bastoni tra le ruote al dottor Federico Nardi, finché la faccenda non è finita in Procura…Ma, poniamo che vi siano problemi e che, incidentalmente, quel paziente, avesse ricevuto il suggerimento a firmare e a lasciare l’Ospedale per lidi sanitari migliori, al più presto, direttamente dalla Ds Annecchiarico! Cosa pensereste dell’ensemble? Siamo d’accordo sul fatto che, se la Ds Annecchiarico, ad esempio, si fosse spinta a fornire un tale suggerimento, starebbe a significare che aveva avuto contezza piena del fatto che non vi fossero chirurghi vascolari all’altezza, o no? In tal caso, a parer nostro nascerebbe un vero e proprio caso in cui la morale, la coscienza, il senso di responsabilità e l’onestà intellettuale occuperebbero tutti gli spazi disponibili…o non è così? Il consiglio al paziente è legittimo nella misura in cui la coscienza dei fatti, impone di intervenire, ma non può prescindere dalla consapevolezza e dalla responsabilità di chi interviene, di averne determinato la nascita, in virtù della consapevolezza colpevole di aver taciuto nei tempi opportuni. Questo è un esempio calzante dei probabili tormenti della coscienza, quando si risveglia, n’est pas?, ammesso che si risvegli…E poniamo il caso che non si risvegli e che l’azione ipotetica della Ds, non si limiti al consiglio, come dovrebbe essere. Infatti, se il paziente accetta il consiglio, firma le sue dimissioni volontarie e da quel momento “dove va e come ci va”, sono affari suoi, o no? E se invece, accadesse che la Ds “consigliori”, chiamasse, ad esempio l’ambulanza dell’Ospedale del Mare e vi facesse accomodare il paziente…destinazione ricovero all’Ospedale del Mare per essere sottoposto all’intervento chirurgico di rimozione dell’aneurisma addominale?…come valutereste l’ensemble? , già…come valutereste l’ensemble? Riteniamo sia assai opportuno farsele certe domande e sciorinarle certe supposizioni…potrebbero essere più reali e prossime di quanto si sia portati a pensare. Hasta la vista!

6 Commenti

  1. Margherita.
    Ora sa cosa se ne farà delle amicizie politiche il marito della sindacalista dipartita a causa della mancata celerità nel operare la mal capitata?
    Ora può solo sfruttare le sue amicizie… Può chiedere dei medici ad alta specializzazione così quando succederà di nuovo un evento simile si resta a Caserta, dove in emergenza e urgenza operano dottori con gli attributi…. Ovviamente senza nulla a pretendere….

  2. Mandarlo a casa a calci in culo no? Ma avete capito che vogliono rovinare l’ospedale di Caserta? Ma un Vikingo di Avellino deve dirigere un’azienda ospedaliera di una città come Caserta?
    Io non gli metterei in mano nemmeno un’azienda bufalina….
    Gubitosa è ignorante…. fate presto a cambiare…. Questo vi sta rovinando

  3. Trattasi di nota sindacalista Caserta ben conosciuta per amicizie politiche del marito. Tutto vero quello che lei dice.solo che la toppa messa è stata peggiore del buco. L’hanno mandata a napoli a morire probabilmente se l’avessero operata subito a Caserta avrebbe avuto qualche chance in più?

  4. Dottoressa cara Lei ancora si meraviglia? La sa la storia del chicco di melograno e della broncoscopia inesistente? Succede un giorno che un dipendente si strozza con un chicco di melograno mangiato maldestramente durante il servizio. Il chicco dispettoso va di traverso e si ferma in un bronco. A nulla servono manovre di disostruzione,botte dietro le spalle e preghiere varie. Serve una Broncoscopia per togliere il chicco maldestro che ben si vede nella tac fatta di urgenza. Bene direte voi. Che problema c’è. Reparto nuovo a direzione universitaria, il paziente è in pronto soccorso. È vergognoso dirlo ma a Caserta di pomeriggio non si fanno broncoscopia e nemmeno così in urgenza. Bisogna organizzarle bene. Bisogna prendere un’ambulanza e andare l’indomani al Cardarelli. Per fortuna durante la notte il chicco di melograno maldestro e un po’ pasticcione ha deciso di uscirsene fuori a prendere un po’ d’aria e con un bel colpo di tosse ha risolto lui la situazione. Ma …. è vergognoso, tutto questo è vergognoso. Il direttore della UOC pneumogia dovrebbe farsi qualche domanda. Il direttore generale e sanitario dopo aver guardato un chicco di melograno dovrebbero avere la decenza di alzarsi dalla sedia e tornarsene definitivamente a casa propria. Non siete in grado di dirigere un ospedale. Un chicco di melograno è costato alla comunità svariate migliaia di euro,chi le paga? Gubitosa o Ponticiello? Chi è più colpevole di incompetenza gestionale? Ovviamente colpevole è il dipendente che non avrebbe dovuto mangiare il melograno in servizio!

  5. Non comprendo la meraviglia ❗️
    Diversi anni fa l’allora governatore Bassolino fu costretto a scegliere un centro di eccellenza svizzero per un suo personale grave problema di salute…
    A chi gli chiedeva i motivi di tale scelta, rispondeva che l’aveva fatto per non scontentare nessuno dei tanti professionisti presenti nella sua regione❗️

  6. Non comprendo
    la meraviglia❗️
    Diversi anni fa l’allora governatore Bassolino, allorquando ebbe necessità per un suo problema otorinolaringoiatrico di un centro di eccellenza, scelse per le sue cure una struttura svizzera…
    A chi gli chiedeva la motivazione di tale scelta, soleva rispondere che non aveva voluto scontentare i tanti professionisti campani preferendone uno a discapito degli altri❗️

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