CASTEL VOLTURNO. “Per tutta la campagna elettorale nazionale, il sindaco di Castel Volturno, Luigi Petrella, non ha aperto un comitato, né attaccato un manifesto. Si è solo recato, con una schiera di soli 12 simpatizzanti, dalla Meloni a Caserta. Appena eletto Gimmi Cangiano, si è fiondato subito sul carro del vincitore”. Al termine delle elezioni nazionali, è tempo di bilanci e Cesare Diana, Presidente del Comitato “Città Domizia”, non le manda di certo a dire.
“D’altronde come non biasimarlo, diviso com’era tra PD, sponsorizzato dal suo datore di Lavoro, e Fdi, che lo ha fatto sede sulla poltrona di Sindaco – ha rimarcato Diana -. Ora non ha più scuse: ha sia il supporto del Governo Nazionale, con Petrenga senatore e Cangiano deputato, sia la sinistra, con il governo regionale affidato a Graziano. Deve per forza amministrare e credo sia questo il vero problema”. Il pensiero è comunque rivolto alla città castellana: “Era e rimane una realtà difficile con problemi decennali irrisolti. Adesso che gli Italiani si sono riscoperti tutti meloniani, speriamo che non sia un fuoco di paglia e realmente Fdi possa invertire la tendenza nazionale. Ha i numeri, data la maggioranza in Camera e Senato, ha esperienza, ha competenza. Speriamo che abbia a cuore anche le sorti Castel Volturno”.
L’ex candidato sindaco sottolinea come “a Castel Volturno, il M5S si sia confermato primo partito, con il polo di FDI al seguito. Seppur l’affluenza sia stata inferiore alla Regionali, FDI è passato da poche centinaia di voti a più di 1000, grazie anche all’effetto nazionale Meloni ed ai candidati Petrenga e Cangiano, cui vanno, insieme agli altri eletti della Provincia (Santillo, Graziano e Zinzi) i nostri più sentiti auguri per l’impegno che li attende e per il peso di una provincia ultima in Italia”.