“Non siamo contro qualcuno o contro la città di Caserta, ma siamo per il dialogo ed il confronto ed aspettiamo da oltre 260 giorni di essere incontrati dal Governatore della Campania per discutere sulle necessarie modifiche al piano di eradicazione della brucellosi che in realtà ha solo decimato bufale ed aziende senza risolvere il problema, anzi! aggravandolo”.
Ad affermarlo è Gianni Fabbris, coordinatore del movimento salviamo le bufale che martedì 13 settembre invaderà con i trattori, nuovamente, le strade della provincia di Caserta.
“il corteo partirà da Casal di Principe alle ore 14 (concentramento allo stadio dalle ore 12.30) con oltre 100 trattori per attraversare i centri del Casertano e raggiungere Caserta dove in serata si snoderà per le principali strade della città fino ad arrivare ad occupare Piazza Vanvitelli dove all’incirca alle 19 saranno posizionati i trattori in modo, comunque, da non impedire la circolazione ai cittadini. Dalle ore 20, con alla testa i sindaci, insieme ai cittadini ed alle Associazioni partirà un partendo dal dal Monumento una una fiaccolata per “rompere le tenebre dell’ignavia con le luci della giustizia” attraverserà il centro della Città di Caserta per arrivare a Piazza Vanvitelli dove si terrà un incontro in cui interverrano i sindaci, i rappresentanti della società civile e gli allevatori presenteranno il loro documento sulle “Elezioni Politiche” in modo che i cittadini sappiano chi porta le responsabilità dello scempio in atto nelle campagne del casertano e quali sono le proposte alla politica del Movimento degli Allevatori.
“Rispetto per Terra di lavoro” è questa la parola d’ordine della manifestazione, insiste Gianni Fabbris, “è in gioco il futuro di un settore economico trainante e quindi è in gioco il futuro produttivo e civile dell’intera provincia. Chi pensava che gli allevatori si sarebbero stancati di lottare ha fatto male i suoi conti. Le aziende, minacciate dall’incombente rischio degli abbattimenti, per effetto di un piano inutile e dannoso, hanno raggiunto la consapevolezza che solo attraverso l’unità del settore ed il coinvolgimento delle comunità è possibile invertire la rotta e finalmente riuscire a raggiungere il risultato sperato: cambiare il piano di eradicazione”. “Il corteo dei trattori e poi la fiaccolata – sottolinea Gianni Fabbris – dopo la fiaccolata, rimarranno in presidio degli allevatori dove attenderanno fino al giorno dopo quando è prevista prima un’assemblea con le forze economiche e sociali e poi la risposta della Prefettura alla richiesta di aprire il Tavolo di Confronto tra Governo, Regione ed allevatori per trovare finalmente una ragionevole via di uscita al dramma degli abbattimenti indiscriminati delle Bufale”. Il Coordinamento, hanno spiegato gli intervenuti in Conferenza stampa, formalizzerà lunedi mattina la richiesta di incontro al Prefetto di una delegazione di sindaci e rappresentanti sindacali e di movimento e, al ritorno, l’assemblea valuterà le risposte, decidendo, eventualmente, di mettere in campo altre forme di lotta che proseguiranno, comunque, fino al raggiungimento dell’obiettivo dell’apertura del tavolo di confronto con il Presidente della Regione De Luca e con il Governo Nazionale che Fabbris considera “Un atto dovuto di trasparenza, un dovere delle istituzioni e non certo un regalo o una magnanica concessione del Monarca “
“Le aziende non possono più aspettare. Ci stanno uccidendo non solo gli animali. Ci stanno uccidendo la speranza ed il futuro” è il grido di dolore di Paolo Carlino, allevatore e responsabile della Lega Allevatori Bufalini che aderisce al coordinamento unitario del patrimonio bufalino che conclude con l’accorato “Invito a tutti gli allevatori di partecipare in massa alla manifestazione di martedì 14 settembre. È in gioco il futuro delle nostre aziende e dei nostri figli”.
“La crisi del settore bufalino e di conseguenza della filiera della mozzarella non è un problema solo di natura economica che riguarda esclusivamente gli allevatori, ma è una battaglia che coinvolge tutte le nostre comunità ed investe in modo trasversale l’intero mondo produttivo non solo agricolo ed alimentare”. A sostenerlo è Peppe Pagano, animatore del Coordinamento, che in questi mesi si è speso notevolmente partecipando al primo sciopero della fame ad inizio gennaio insieme ad Adriano Noviello, presidente dell’Associazione di tutela e difesa della bufala mediterranea.
“È necessario riprenderci la produzione. Non possiamo abdicare a questo ruolo fondamentale pensando di poter solo trasformare materia prima proveniente da altri paesi. Ciò comporterà inevitabilmente la morte delle nostre tipicità. La produzione della mozzarella se finisce nelle mani dei grandi gruppi agroalimentari smetterà di essere mozzarella: diventerà qualcos’altro. Perciò – conclude Peppe Pagano – la lotta degli allevatori è oggi patrimonio dell’intera comunità casertana e va affiancata, sostenuta ed alimentata senza remore.
In conferenza stampa il movimento ha ricordato i prossimi due appuntamenti: domenica 11 settembre a Santa Maria la Fossa alle ore 19 si terrà l’incontro con i sindaci della provincia per promuovere la partrecipazione alla mobilitazione del 13 e per definire la delegazione in Prefettura e lunedi alle ore 19.30 al Bar Davin nei pressi di Borgo Appio, dopo l’incontro con la delegazione di Sinistra Italiana in programma all’interno delle iniziative di ascolto delle forze politiche, l’Assemblea degli allevatori discuterà e approverà il documento sulle elezioni politiche 2022 che sarà portato alla mobilitazione del 13 nell’incontro dopo la fiaccolata della sera.