– di Francesca Nardi –
Un giro di walzer tra un ombrellone e un pedalò ed anche l’estate 2022, tra una variante e l’altra, varcherà l’orizzonte; un passo di lato e festeggeremo il Natale, quindi il Capodanno, all’ombra dell’obbligo delle mascherine; un paio di trasmissioni sui no vax new generation, la tiritera dei virologi “belli e impossibili”, due salti, una piccola ed aggraziata giravolta… ed anche il Carnevale sarà trascorso… Ohmioddddio!, (sembra di sentire l’eco del lamento futuro) siamo già ad aprile e a maggio dobbiamo votare…e adesso?, come la mettiamo?, siamo stati così impegnati a barcamenarci tra Putin e Zelensky ed a polemizzare sul gas che ci siamo dimenticati di avere freddo e soprattutto, della necessità di avere un’idea sensata; siamo stati così intimamente coinvolti, nella riflessione sulla meccanica quantistica del fenomeno Cinque Stelle, che non ci siamo accorti, che avevamo ricominciato a mangiare con le mani e a tirar su col naso e a fare il risucchio, mentre sorbivamo acqua direttamente dalla fontana…Figuriamoci se avremmo mai potuto crearci il problema delle elezioni, quando persino gli ultimi due neuroni, carucci, erano impegnati a dare di stomaco!…Adesso, come al solito dovremmo, in fretta e furia, inventarci qualcosa di più o meno credibile, da infilare nel primo zainetto firmato, che ci viene depositato sotto agli occhi, e spedirlo in Parlamento, n’est pas? Questa volta però… dobbiamo fare i conti con due anni sfilacciati, nel corso dei quali, le peggiori bestialità, sono state giustificate dallo stress del lockdown, due anni che avrebbero potuto essere utili a chi giocava ancora alla bella addormentata e al principe azzurro, per tentare di crescere di colpo e darsi una mossa…ma…la materia prima per scultori della politica, purtroppo, continua a scarseggiare e sapete perché?,…perché gli scultori, o meglio gli scalpellini, sono sempre gli stessi, arrangiati, capricciosi, vanesi e con poco cervello. Si sono persi di vista una vita fa e con essi s’è persa di vista, quella cosa grande e luminosa che è la dignità. Se diamo un’occhiata in giro, c’è da inorridire al pensiero della grandinata di deleghe cadute a scroscio, dalla cosiddetta intellighentia di destra, sulla “più brava di tutti” … a questo punto… figuriamoci gli altri… Ci chiediamo, faticosamente e con angoscia, dove voglia andare a parare la cosiddetta destra, con questi omogeneizzati di cattivo gusto pieni di grumi tossici, che passano in Provincia dove una volta c’era odor di destra, per essere livellati, poi fanno il giro largo sul Litorale e quindi cavalcano come walkirie de noautri, a pelo d’acqua sui regi lagni l’onda di ritorno, raccattando quel che resta del nulla e sfrecciano quindi senza ostacoli, direttamente verso la Città Eterna…E d il resto del mondo?, resta a guardare come le stelle di Cronin. Hasta la vista!
Hai ragione,cara Francesca,siamo ,ormai ,nell’epoca del “Metaverso”dove si salveranno in pochi……soltanto chi ha radici ben salde e lucidità mentale riuscirà a non essere fagocitato dalle sabbie mobili della “politica”.spero tanto che ,quando giungerà il momento,il cielo sia terso e….le stelle non stiano solo a guardare …….ma ad agire .Con stima ,liete vacanze.
Comments are closed.