(f.n.) – Fantastica, stravagante come una bella donna in una boutique ultramoderna, ma soprattutto improntata al nonsense, mamy Asl…caruccia… dove vede e dove ceca…Un’Asl che consente di montare un caso ufficiale basato su delazioni, insinuando odiosi sospetti sull’etica professionale ed il senso di responsabilità di medici ed infermieri e contemporaneamente, consente che si annunci candidamente la chiusura del servizio di salute mentale di Sessa Aurunca, per due mesi, a causa di carenza personale, è un’Asl la cui gestione generale dal punto di vista dell’organizzazione, del rispetto e dell’opportunità, lascia a desiderare giusto una ‘ntecchia, o no? In queste ore, infatti dovrebbe essere in corso nella sala dei Medici del presidio Ospedaliero di Maddaloni, una riunione di medici imbufaliti e rappresentanze sindacali che, non soltanto devono combattere con il caldo asfissiante (42° di sera), ma devono anche difendersi dalle soffiate, a quanto pare ufficiose e gravemente sbandierate, che tendono a ledere la loro immagine nella maniera peggiore e studiare quali iniziative intraprendere per rispondere adeguatamente alla nota incredibile, arrivata in data 7 giugno u.s. a firma della dottoressa Laura Leoncini, direttore del PO di Marcianise e ff dei Presidi di San Felice a Cancello e Maddaloni. Nella nota inviata dalla dottoressa Leoncini al personale medico ed infermieristico dei Presidi di Maddaloni e di San Felice e al direttore sanitario dell’Asl, la Leoncini dichiara che “sono pervenute, per le vie brevi, da più parti, lamentele riferite ad una presunta pratica di sedazione, secondo le lamentele pervenute, non necessaria, ma semplicemente motivata da esigenze di “tranquillizzare” il Paziente per rendere meno gravosa l’assistenza dei Pazienti ricoverati presso l’Unità di Medicina del Covid Hospital di Maddaloni”. La dottoressa Leoncini nella nota, ricorda la prassi obbligatoria che deve essere applicata, nel caso si ravvisi la necessità di somministrare un sedativo al paziente. La domanda sorge spontanea: cosa significa “per le vie brevi?, e in nome di quale norma, “le vie brevi” diventano una denuncia scritta e sottoscritta, in grado di provocare sospetti tali da parte della direzione sanitaria sul personale, sospetti che verranno pubblicizzati attraverso una nota, assieme ad una serie di ipotesi che potrebbero essere ritenute offensive? Perché la dottoressa Leoncini che, a quanto pare ha ricevuto lamentele gravi, da più parti e sempre “per le vie brevi”, non si è immediatamente allertata, recandosi magari personalmente nei reparti, al cui interno erano stati segnalati pazienti sedati?, per quale motivo non ha ritenuto di pretendere che “le vie brevi”, diventassero ufficiali, con tanto di firma?, onde avviare una indagine seria e circostanziata? Che sistema è quello che, sulla base di una soffiata, incardina il processo alle intenzioni e pur dichiarandosi scettica, fa il ripasso dell’iter relativo alla somministrazione dei sedativi? In definitiva qualche medico o qualche infermiere potrebbe avere mille ragioni di risentirsi a causa della nota della Leoncini, che non riteniamo abbia utilizzato un metodo corretto, per comunicare le sue preoccupazioni. Inoltre ci chiediamo, per quale motivo la direzione Asl abbia consentito che ciò accadesse, quella stessa Asl che oggi mostra tanta solerzia per denunce fondate sulle chiacchiere che devono essere documentate e da mesi e da anni continua ad ignorare altre schifezze, peraltro documentate, proliferino impunemente? È assai probabile che questo controllo-accusa a prescindere, nasca dall’esigenza di controllo delle tre postazioni ospedaliere, che non potrebbero essere controllate diversamente. Forse il Russo dovrebbe crearsi seriamente il problema gestionale e provvedere alla direzione del Presidi scoperti e coperti ad interim, a quanto pare, con una certa difficoltà e al controllo degli stessi, in maniera decisamente più organica e razionale, anche per evitare che qualcuno che è stato plurinvestito di responsabilità, pur di farsi segnare presente, si elevi a denuncia formale quello che, riferito per le vie brevi, non si differenzia da un volgare inciucio. E adesso attendiamo l’esito dell’incontro. Hasta la suerte!