BRUCELLOSI: PEDICINI (VERDI EUROPEI) SUL RECEPIMENTO DELLE NORME UE PER CASI SOSPETTI

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Piernicola Pedicini vicepresidente Movimento 24 Agosto Equita Territoriale BRUCELLOSI: PEDICINI (VERDI EUROPEI) SUL RECEPIMENTO DELLE NORME UE PER CASI SOSPETTI
Piernicola Pedicini, europarlamentare dei Verdi europei

“Mi chiedo, ma sicuramente se lo chiederanno anche gli allevatori bufalini del Casertano, se il ministro della Salute è al corrente delle recentissime, singolari, giravolte del suo ministero sul recepimento delle norme europee del 2020 (Regolamento n. 689) che operano una netta distinzione tra casi sospetti e casi confermati di brucellosi e tubercolosi bufalina, emanate proprio per evitare quanto accaduto in questi lunghi anni nel Casertano con l’abbattimento di oltre 100mila capi per i quali vi era solo il mero sospetto di aver contratto l’infezione”. Così il l’europarlamentare dei Verdi Europei Piernicola Pedicini sull’Ordinanza Ministeriale del 14 giugno scorso recanti “Misure veterinarie in materia di brucellosi e tubercolosi”.

“Anziché limitarsi al normale recepimento delle opportune norme europee – spiega Pedicini -, l’Ordinanza, da un lato ne dispone l’applicazione piena solo per la brucellosi e dall’altro arriva a consentire la possibilità di considerare come confermati qualsiasi caso sospetto se ve ne sia anche uno solo confermato in un qualsiasi allevamento nel raggio di 20 chilometri. Parliamo di una distanza enorme, assolutamente e giustamente non contemplata dalle norme europee e scientificamente  improponibile”.

“Poiché a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca – aggiunge l’europarlamentare – , sarebbe il caso che il ministro chiarisca per quale ragione i suoi Uffici, con un’ordinanza che avrebbe dovuto limitarsi a recepire le norme europee, hanno introdotto, discrezionalmente, elementi e disposizioni, antiscientifiche e contra legem, limitando così fortemente la portata delle norme europee, consegnando nelle mani di chi ha già letteralmente devastato il patrimonio bufalino casertano ulteriori giustificazioni per poter proseguire indisturbato nella politica degli abbattimenti, con buona pace per la prevenzione e la tutela degli allevatori casertani”. “Che  evidentemente non stanno simpatici alle alte sfere”, conclude Pedicini.