MARCIANISE: COPRIFUOCO, FU SCONFITTA O INIZIO DI RINASCITA?

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SE NE DISCUTE DOPO VENTI ANNI VENERDÌ 12 GENNAIO CON ALCUNI PROTAGONISTI DELL’EPOCA

Nel Salone parrocchiale della chiesa di “San Giovanni Paolo II e San Giuliano” sita in via Clanio a Marcianise, venerdì 12 gennaio alle ore 17, si terrà un convegno dal titolo: “1998-2018 vent’anni del coprifuoco, sconfitta o inizio di rinascita?”. Il dibattito sarà moderato dalla giornalista Francesca Nardi, con l’introduzione dell’avvocato Mariano Omarto e i saluti di monsignor Giovanni Vella, parroco di San Giuliano e vicario generale della Diocesi di Caserta. Sono previsti gli interventi dell’ex prefetto di Caserta Goffredo Sottile (che firmò la disposizione del cosiddetto “coprifuoco”), del prefetto Vincenzo Panico, del questore Antonio Borrelli, del comandante provinciale dei carabinieri Alberto Maestri, dell’ex sindaco di Marcianise Gianfranco Foglia (all’epoca primo cittadino di Marcianise), del procuratore Alessandro D’Alessio, del procuratore Giuseppe Amodeo, del procuratore Raffaello Falcone, del procuratore Luigi Landolfi. Inoltre è prevista la presenza di dottor Cesare Sirignano, magistrato in forza alla Direzione Nazionale Antimafia

Al centro dei fatti di cui si discuterà vi è la faida di camorra che provocò due morti in due giorni, uccisi in pieno centro storico nel gennaio del 1998. Il prefetto di Caserta, Goffredo Sottile, firmò una disposizione straordinaria, che ordinava per venti giorni la chiusura anticipata, a partire dalle ore 20, di bar e circoli ricreativi del territorio macianisano. Questo dispositivo, una sorta di “coprifuoco”, fu deciso nel corso di una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica al quale partecipò il sindaco di allora Gianfranco Foglia, che si rivelò a favore della drastica iniziativa.

I motivi della drastica decisione sono nell’ordinanza in cui si legge: “urgente necessità di adottare provvedimenti straordinari volti a limitare le occasioni di perpetrazioni di ulteriori gravi delitti in luoghi aperti alla pubblica frequentazione, con l’anticipazione dell’orario di chiusura dei bar e dei circoli ricreativi”.