NAPOLI, ‘CABARET COLETTE’ IL 5 E 6 MARZO IN SALA ASSOLI

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CTFI21 Cabaret Colette foto 1 PH Sabrina Cirillo DSC06793 300x200 NAPOLI, CABARET COLETTE IL 5 E 6 MARZO IN SALA ASSOLINAPOLI – Scrittrice, attrice, mimo, giornalista, corrispondente dal fronte. Quanti volti ci ha mostrato fino a oggi Colette? A caccia di sé, in modo incessante, affermava: “Cambiar pelle, ricostruire, rinascere, non è mai stato superiore alle mie forze”. La sua figura, centrale nella storia dell’emancipazione femminile, è al centro del progetto “Cabaret Colette” che Valentina Curatoli e Arianna D’Angiò mettono in scena nella Sala Assoli sabato 5 (alle ore 20,30) e domenica 6 marzo (alle ore 18).

In un’era di grandi dibattiti sul genere e sulla sua purezza o meno, la figura di Sidonie-Gabrielle Colette (il suo vero nome, ndr) è ancora in grado di parlare con immutata potenza. Valentina Curatoli e Arianna D’Angiò hanno immaginato di incontrarla per strada, una sera, e di assistere a quella che forse è stata la più importante frattura della sua vita: la separazione dal primo marito, la decisione di partire con una compagnia di music hall, la tentazione regressiva di tornare all’amore materno. Da questo momento la sua esistenza si trasformerà in un grande esperimento. Colette entra in un music hall, si infila tra le tende pesanti di un cabaret e sul palco mette in scena la propria vita, la propria scrittura, le proprie trasformazioni. La scena diventa luogo prediletto per il suo corpo metamorfico che sboccia. E la metafora della parola si trasforma nella metamorfosi del gesto.

Come ombre, attraverso il suo doppio, appaiono alcune figure che l’hanno accompagnata: il marito, l’attrice Polaire, la madre Sido e l’Amante Missy. Il live visual di Loredana Antonelli e le musiche in scena di Fabrizio Elvetico completano l’affresco che prende forma in sala, prodotto da Interno 5 in collaborazione con Casa del Contemporaneo.

“Il Cabaret in cui Colette ci si è manifestata è un cabaret scuro in cui le ombre vengono alla  ribalta – scrivono le due interpreti in una nota -. Un luogo intimo, in cui corpi, parole, immagini e suoni danno vita a un caleidoscopio esistenziale dai colori notturni. In questo cabaret la figura di Colette è sdoppiata, due attrici attraversano l’esperienza artistica ed esistenziale della scrittrice, incarnandone luci e ombre: Colette scrittrice/Colette performer, Colette volitiva/Colette che si abbandona, Colette donna/Colette uomo. In questo cabaret non siamo state solo noi a spiare Colette, ma è stata anche lei a gettare uno sguardo nelle nostre vite e a regalare al nostro orizzonte sfumature sorprendenti”.