CASERTA – La vicenda della giovane ginecologa Sara Pedri, scomparsa da Cles il 4 marzo 2021, ha riacceso i riflettori sulla problematica relativa alle violenze e molestie sui luoghi di lavoro. La famiglia della dottoressa, infatti, subito dopo la scomparsa ha denunciato la situazione di mobbing a cui Sara era sottoposta da quando lavorava nel reparto di ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento.
Attualmente, pertanto, risultano indagati per maltrattamenti l’ex primario del reparto e la sua vice, i quali si sono sempre dichiarati estranei alle accuse mosse.
Intanto si continua a cercare il corpo di Sara. L’ipotesi, infatti, è che la giovane donna si sia suicidata in preda alla disperazione per il disagio che viveva sul posto di lavoro.
Ma in cosa consiste il mobbing e quali conseguenze possono verificarsi in chi lo subisce? Il disagio psicofisico procurato dai maltrattamenti può davvero portare la vittima al suicidio? E quali sono, nel nostro Paese, gli strumenti concreti di prevenzione e protezione delle vittime?
Di questo e tanto altro si parlerà giovedì 10 febbraio alle h. 19:00 a Symposion, centro culturale on line ideato da Massimiano Sciascia, avvocato cassazionista nonché docente di diritto amministrativo dell’Università Telematica Pegaso, il quale introdurrà il dibattito che sarà moderato da Francesca della Ratta, avvocata impegnata nella tutela delle pari opportunità e nel contrasto alla violenza di genere.
Interverranno la dott.ssa Domenica Marianna Lomazzo, Consigliera regionale di Parità della Campania; Ruggero Pigrini, avvocato giuslavorista del Foro di S. Maria Capua Vetere; Rossella Borrelli, sindacalista Fillea CGIL Caserta; Gabriella Marano, psicologa consulente della famiglia Pedri, e Nicodemo Gentile, avvocato della madre di Sara nonché presidente dell’Associazione Penelope.
Ecco il link per seguire l’evento:
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