NAPOLI – “Un pacco agli allevatori”. Così l’eurodeputato del Movimento 24 Aprile – Equità Territoriale, Piernicola Pedicini bolla il documento di Integrazione al Piano di eradicazione della brucellosi Bufalina e della Tbc bovis in Campania “elargito per gentile concessione dalle alte sfere della Regione Campania agli allevatori casertani”.
“Premesso che a determinare le sorti delle aziende bufaline casertane continueranno ad essere saranno gli stessi personaggi politici e tecnici responsabili degli abbattimenti che in 10 anni sono costati agli allevatori casertani almeno 100 mila capi sani ed oltre 230 aziende zootecniche – sottolinea Pedicini -, rilevo che non una sola parola sia stata spesa sulla madre di tutte le questioni, che poi è quella che ha spinto gli allevatori a specifiche denunce alla Procura e alla Corte dei Conti: le tecniche e le procedure diagnostiche della Tbc e della brucellosi bufalina, che prevedono Kit discutibilissimi (e i risultati devastanti lo confermano!) e l’assoluta negazione del diritto degli allevatori ad un contraddittorio diagnostico prima e non dopo l’ordine di abbattimento degli animali”.
“Ho l’impressione – conclude – che se l’assessore Caputo immagina che alla Madama la Marchesa possa andar tutto bene solo perché le ha concesso di poter vaccinare giusto qualche giovanissima bufala a discrezione del manovratore, promettendo qualche elemosina di circostanza si sbaglia di grosso: la partita, a mio avviso, non è affatto chiusa”.