CASALUCE – ‘Uniti per cambiare’ interviene sulla gestione della raccolta differenziata: “I RIFIUTI PARLANO DI NOI!!! Gli addetti al servizio di raccolta della differenziata stanno imparando a conoscere gli stili di vita di ciascun casalucese dall’apertura dei sacchetti. Molti concittadini ci hanno infatti segnalato la deprecabile prassi del rovistamento per individuare eventuali corpi estranei al conferimento del giorno. La descritta azione, nonostante la finalità di deterrenza, è tuttavia condannabile perché fortemente lesiva della privacy. L’ Autorità Garante ha, infatti, ampiamente chiarito che all’interno di ciascun sacchetto è possibile rinvenire segmenti della vita domestica di ciascuno di noi, quali residui di corrispondenza contenenti dati bancari, utenze telefoniche, scatole di medicinali, riviste dalle quali possono emergere determinate convinzioni politiche e religiose. L’apertura del sacco conferito all’esterno della propria abitazione è così vietata dalla legge (pena l’irrogazione di severe sanzioni) ed è ammissibile solo per i rifiuti incivilmente abbandonati. L’ispezione dei sacchetti conferiti all’esterno delle abitazioni può pertanto avvenire solo sulla base di comprovati indizi atti a far presumere la violazione delle relative norme sul conferimento ed essa ispezione deve essere effettuata materialmente dagli agenti di polizia municipale, o da altro personale, solo se preventivamente autorizzato. Esistono, infatti, sistemi legalmente ammessi che consentono l’individuazione dell’autore della violazione senza lesione della privacy, quali microchip, o sacchetti muniti di codici a barre. Pertanto, l’attenzione, a tratti da Gestapo, rivolta alla differenziata, da parte dell’assessore, deve essere accompagnata da una conoscenza – a questo punto doverosa – di tutta la relativa disciplina in materia ambientale!!! Peraltro, comportamenti virtuosi da parte dei cittadini possono e devono essere ottenuti attraverso la pubblica proiezione di immagini sul riciclo e recupero dei materiali conferiti, così da far comprendere che l’atto della raccolta costituisce il punto di partenza per la valorizzazione di risorse e per la loro rinascita sotto altre sembianze. Inoltre, l’attuale calendario della raccolta, così come riformulato, offre lo spunto per qualche riflessione. Dalla sua analisi si evince, infatti, che il conferimento della plastica può avvenire solo a cadenza settimanale. Tale situazione costringe molti cittadini ad accumulare ingestibili quantità di plastica, nonostante l’ammirevole tentativo di privilegiare l’acquisto di prodotti contenuti in confezioni meno inquinanti. In assenza di soluzioni, ci permettiamo di suggerire la creazione di “ecopiazzole”, munite di impianti di videosorveglianza, in zone del paese preventivamente individuate. Apprezzabile, dunque, l’intenzione di restituire dignità al nostro paese anche sotto il profilo di un corretto funzionamento della differenziata e dello spazzamento delle strade, biasimevole l’approccio e la superficiale conoscenza della normativa in materia: mai sottovalutare la capacità dei cittadini di informarsi!!! Uniti per Cambiare”
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