NASCE UN NUOVO POLO CULTURALE NEL SUD ITALIA, AL PALAZZO DELLE ARTI DI LECCE L’ABBRACCIO TRA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

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Andy Warhol 2 1 1024x683 NASCE UN NUOVO POLO CULTURALE NEL SUD ITALIA, AL PALAZZO DELLE ARTI DI LECCE LABBRACCIO TRA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

LECCE – Per il battesimo del Palazzo delle Arti oltre cento le opere in mostra che hanno contraddistinto più di un secolo della storia dell’arte internazionale. Uno straordinario connubio tra l’arte moderna e l’arte contemporanea. L’esposizione è un viaggio a ritroso nel tempo che ripercorre le epoche e dialoga con il suo pubblico, raccontando le varie correnti artistiche che hanno permeato tele, sculture e fotografie. Una linea immaginaria disegna le diverse latitudini dell’arte avvicinandoci alla conoscen{“type”:”block”,”srcIndex”:1,”srcClientId”:”adce705d-8325-4abf-8588-263af7fbeb00″,”srcRootClientId”:””}za dell’artista attraverso la contestualizzazione storica dell’opera. Una nuova concezione di dividere e organizzare la storia dell’arte, una modalità non convenzionale di far fruire l’arte e educare alla bellezza. Palazzo delle Arti, una delle più grandi gallerie private italiane, è un polo di fruizione dell’arte lungamente atteso dal Sud Italia per dare voce a un riscatto artistico e culturale. Titolare di Art&Co Gallerie con Simone Viola, l’imprenditore Tiziano Giurin, lavora nel campo dell’arte da quasi trent’anni. Il suo sguardo attento ha sempre evidenziato la differenza tra Nord e Sud nel campo artistico. E proprio da un’idea visionaria è nato il progetto di legare con un fil rouge l’intera penisola attraverso l’arte. Lui, un sognatore che non si è mai arreso, riporta a Lecce una ventata degli antichi fasti seicenteschi e realizza il suo agognato sogno: unire l’Italia sotto il segno dell’arte. L’inaugurazione del Palazzo delle Arti, tenutasi nei giorni scorsi, ha riscosso un clamoroso successo. Oltre millecinquecento persone hanno gremito gli immensi spazi espositivi, affascinati e conquistati dalle eccezionali opere in mostra. Conferma che l’arte è eterna, unisce e non divide. Le opere in tutta la loro variegata bellezza, sembrano strizzare l’occhio al pubblico, invitandolo a indagare l’animo dell’autore e le influenze del momento. Un’esposizione a 360° gradi del ventaglio artistico dell’ultimo secolo che ammalia, rapisce e porta lustro per tutto il Sud della nostra bella Italia. L’imperdibile mostra, che celebra i venticinque anni di attività delle Gallerie Art&Co, sarà visitabile fino al 29 gennaio 2022. Art&Co, in collaborazione con il Presidente di Spirale Milano Massimo Ferrarotti, ha saputo raccontare, in modo esaustivo in una sola mostra, un percorso unico e straordinario, reso concreto con un solido sguardo al passato e un attento scouting verso il presente e il futuro. Al taglio del nastro l’Arcivescovo Metropolita di Lecce monsignor Michele Seccia, il quale, entusiasta, ha sottolineato come l’arte sia un veicolo per indagare l’animo, che essa è bellezza, e la bellezza è la sintesi d’arrivo di tutto.

 

Sezioni della mostra

In una rassegna che vuole raccontare venti lustri, non può mancare l’area museale, per l’occasione riservata al genio della Pop Art Andy Warhol. Per la sezione degli artisti storicizzati l’omaggio è per Fernandez Arman e Mimmo Rotella, con opere inedite del periodo Nuoveaux réalisme, mentre per la Scuola di piazza del Popolo troviamo Mario Schifano, figura principe del gruppo, Franco Angeli, Tano Festa e Giosetta Fioroni. Lo spazio degli artisti moderni ha come protagonisti Carla Accardi, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Mario Schifano ed Emilio Vedova. Un’ampia sezione è dedicata ai molti artisti contemporanei: Giuseppe Amadio, Marco Catellani, Ottavio Celestino, Paolo de Cuarto, Francesco De Filippi, Antonio Durante, Deborah Gardella, Emanuele Giannelli, Marco Lodola, Antonio Longo, Barbara Nati, Ugo Nespolo, Lucio del Pezzo, Rabarama, Maddalena Saponara, Antonio Sirtori, Andrea Terenziani, Roberto Tondi, Giulio Turcato, Alessandro Valeri e Mr Wany. Infine, ma non ultima, la parte monografica destinata a nomi di risalto quali Simone D’Auria, con opere giunte da Art Basel Miami, e Cesare Berlingeri, noto soprattutto per i suo{“type”:”block”,”srcIndex”:2,”srcClientId”:”adce705d-8325-4abf-8588-263af7fbeb00″,”srcRootClientId”:””}i dipinti piegati. Non solo una mostra, dunque, ma un’esperienza che attraversa i{“type”:”block”,”srcIndex”:2,”srcClientId”:”bdff5e94-b564-4253-a45b-2d3d6a81d156″,”srcRootClientId”:””}l te{“type”:”block”,”srcIndex”:2,”srcClientId”:”bdff5e94-b564-4253-a45b-2d3d6a81d156″,”srcRootClientId”:””}mpo e conduce lo spettatore all’approfondimento di una storia fantastica: la ricostruzione storica delle correnti artistiche che hanno pervaso oltre cento anni di opere. I vasti spazi rivisitati di un prestigioso edificio storico leccese trasportano il visitatore in una dimensione nuova: “Finalmente anche al Sud un polo artistico che non ha nulla da invidiare alle gallerie di New York, Miami, Parigi o Londra” – come ha dichiarato il gallerista Tiziano Giurin.

Orari galleria:

Dal lunedì al sabato: 10:00 – 12:30 / 17:00-20:00

Domenica 19 dicembre: 10:0{“type”:”block”,”srcIndex”:2,”srcClientId”:”adce705d-8325-4abf-8588-263af7fbeb00″,”srcRootClientId”:””}0 – 12:30 / 17:00-20:00

Ingresso gratuito