ROMA – “Come annunciato dal Mipaaf, da ieri è entrato in vigore il decreto legislativo di attuazione della direttiva europea che vieta le pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare.
Tuttavia, in fase di recepimento della direttiva UE 633 del 2019, con decreto legislativo approvato in Consiglio dei Ministri l’8 novembre e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 novembre, all’articolo 2 lettera “e”, con mi a somma sorpresa, ho scoperto che è stata prevista una deroga a tali pratiche commerciali sleali per i “conferimenti di prodotti agricoli ed alimentari da parte di imprenditori agricoli e ittici a cooperative di cui essi sono soci o ad organizzazioni di produttori, ai sensi del decreto legislativo del 27 maggio 2015, numero 102, di cui esso sono soci”.
Grazie a questa deroga, le cooperative e le organizzazioni produttori non devono attenersi per forza alla legislazione sulle pratiche commerciali sleali nei rapporti interni. Pertanto sarebbero libere di piazzare sul mercato e nella grande distribuzione il prodotto ad un prezzo che potrebbe aggirare le limitazioni prevista dalla direttiva.
In questo modo non sono certo agevolati piccoli e medi imprenditori che vendono i loro prodotti ad un prezzo basso che non copre nemmeno i costi di produzione. La cosa bella è che di questa deroga non c’è traccia nelle direttive UE, e neppure nella Legge delega di aprile 2021: esiste solo nell’atto emesso dal Governo.
Pertanto, faccio appello al Governo e al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Stefano Patuanelli, affinché sia chiarito al più presto questo aspetto che, così come appare, sembra uno strumento per favorire qualche categoria in particolare. Mi viene da chiedere inoltre come mai non si sia tenuto conto del parere della Commissione Agricoltura del Senato il 13 ottobre 2021 che di fatto chiedeva di eliminare quella deroga.
A mio parere il rischio di incostituzionalità del decreto legislativo, che va contro la sua stessa ratio, è elevatissimo”.
Lo dichiara la Sen. del Gruppo Misto, Sandra Lonardo.