di Francesca Nardi
Vi sono dimensioni esistenziali che parlano linguaggi misteriosi…talvolta impercettibili…linguaggi che faticosamente affrontano il vento contrario che impedisce loro di imboccare i sentieri giusti …quelli che arrivano al cuore …talvolta ci riescono…molte altre si sperdono in rivoli di sospiri e amarezze….talvolta finiscono raggomitolati in un grumo di gelo a ridosso di un muro…talvolta affrontano le miserie di dentro che tormentano l’uomo e lo traducono in crudeltà pura…I linguaggi misteriosi parlano di solitudine …ma se ascolti con attenzione ti accorgerai che il linguaggio è l’offerta solidale alla “nostra” solitudine di una zampa che ti chiama, che ti tira verso di sé, che ti aiuta ad essere un uomo che abbassa lo sguardo verso il mondo invisibile…La dimensione che parla al cuore è a due passi da qui, il suo nome è “Rifugio Fido Amico Mio”, e ci racconta con il suo linguaggio fatto di suoni e sospiri, di corse e tristezze, di gioie e lamenti una storia fantastica…la storia di 4 volontari senza soldi…che un giorno di molti anni fa, forse dieci, forse dodici, decisero di aprire un rifugio per i cani abbandonati…Quattro giovani che, ciascuno per la loro strada incontrano bestiole abbandonate, denutrite e maltrattate ed un giorno, uniti dallo stesso spirito e dallo stesso amore, decidono di incamminarsi armati soltanto di coraggio, per una mission.
I giovani troppo spesso hanno altro da pensare e talvolta “l’altro da pensare” si traduce in “nulla da pensare”…in “noia di pensare”…in “Vuoto”…Nello spazio insondabile del nulla, tutto può attecchire senza regole né limiti…e talvolta il diverso da percorrere per offrire al nulla in progress, sensazioni nuove…si chiama crudeltà…Gli animali diventano troppo spesso destinatari indifesi ed innocenti di una rabbia senza senso…La voce del “Rifugio Fido Amico mio” racconta: “Un piccolo rifugio doveva essere l’alternativa a quei canili superaffollati in cui quasi sempre chi entra è considerato soltanto un numero…e quindi denaro, denaro e non creature da salvare e proteggere…Prendemmo quindi questa struttura in affitto e con i nostri risparmi provvedemmo a far eseguire i primi lavori di adeguamento…ristrutturazione, sistemazione…insomma…con grande entusiasmo cercammo di renderla degna e confortevole per tutti coloro che sarebbero arrivati per essere curati, recuperati ed infine adottati…” Ma il tempo passa e le spese aumentano…i quattro volontari vengono sottoposti a sacrifici che affrontano con pregevole e fantastica abnegazione…La struttura diventava via via più onerosa…vi erano molti cani abbandonati che avevano bisogno di aiuto…poi vi erano anche i privati, che volevano disfarsi dei loro cani…molte le segnalazioni di casi estremi che non potevano essere ignorati…e la voce continua: “La nostra piccola e modesta struttura ospita ottanta cani provenienti dal sanitario di Marcianise, si tratta di cuccioli trovati in uno stato pietoso e dal canile di Maddaloni…si tratta sovente di casi disperati…vi sono anche privati che gettano i cani di cui vogliono disfarsi, oltre la recinzione…oppure li legano all’ingresso…Soltanto un mese fa abbiamo preso dal sanitario di Marcianise oltre venti cani fortunatamente oggi, quasi tutti adottati…Per un cane il Comune spende mille euro in strutture convenzionate…per quei venti cani quanto avrebbe speso?” Il Comune di Marcianise dovrebbe essere riconoscente a coloro che sul territorio offrono non soltanto un esempio di civiltà e umanità, ma un servizio indispensabile e decoroso, consentendo peraltro al Comune stesso, di risparmiare. Ma il Comune tace…ostinatamente tace…La voce di Fido continua: “Sei mesi fa abbiamo inoltrato richiesta con tanto di protocollo per avere la possibilità di ottenere un pezzo di terra agricolo con contratto regolare per realizzare la Casa del Randagio. Abbiamo atteso ma non abbiamo avuto alcun riscontro…Nessuna risposta”… A quanto pare, neppure le sollecitazioni dell’assessore al ramo sono state utili ad ottenere un cenno di riscontro…Il randagismo è un argomento che non ammette approssimazione …tentennamenti…ma decisione!
Sindaco Antonello Velardi perché non rispondi?, non ti piacciono gli animali?