OSPEDALE, IL PRESTIGIO DI LADY CIO E IL DEMANSIONAMENTO…

(f.n.) – Purtroppo le previsioni rosee sulla scomparsa del Covid, non si sono avverate e con l’aumento dei casi positivi, aumenta, fortunatamente, anche il desiderio di mettersi al riparo dal contagio e quindi il numero di coloro che si sottopongono alle terze dosi, si intensifica e al centro vaccinale dell’Aorn di Caserta, la coreografia è quella della torre di Babele. Al momento, al centro è stato adottato il “numerino tagliacoda” e poi, a conforto dello sguardo collettivo, troviamo l’omino incaricato di stare sulla porta appositamente…vestito con la tuta verde della sala operatoria, la mascherina scaldacollo, mollemente adagiata sotto al mento ed una bella sigaretta in bocca, tanto per rendere l’insieme casual ed affinché nessuno si senta in imbarazzo, in un momento così delicato…  Distanziamento uguale a zero, come se nessuno avesse mai sentito parlare di necessità di evitare assembramenti e di mettersi quella benedetta mascherina in maniera “addrezzata”, personale in borghese o anche in divisa, sovente in tuta verde, che fanno ressa con persone non dipendenti e talvolta pazienti fragili. Tutti al freddo …così…in attesa. E dentro?, chi c’è dentro?…così…per sapere…per curiosità…Ma che domande!, i soliti, naturalmente: Alfredo Matano in qualità di responsabile, Margherita Agresti per il servizio prevenzione, Gerardo Melone, così…per darsi da fare, ed infine…oltre al personale assunto, proprio per l’emergenza Covid, ecco che, spunta lei, come la luna dal monte, Lady Cio, con il piccolo ma interessante bagaglio di interrogativi, che una tipetta importante come lei, lascia dietro di sé, come una lunga scia luminosa…Ma la domanda più intrigante, è sempre la stessa…Perché mai una coordinatrice viene spostata a somministrare i vaccini? Questo potrebbe essere definito demansionamento, n’est pas? Ai  vaccini si dedicano i medici specializzandi e gli infermieri assunti per questo compito; infatti, non si incarica una infermiera professionista, tanto qualificata da essere individuata per affiancare, sostenere e supportare oltre che consigliare, il direttore della UOC Opsos, per poi umiliarla in questo modo…Inoltre tutti gli infermieri che hanno collaborato alla somministrazione dei vaccini, nel corso della prima ondata, sono tornati al loro posto di lavoro e perché mai a lei, proprio a lei, non è stato consentito?, ci risulta che si adoperi a fare i vaccini nel proprio turno di lavoro, quindi…perché un simile trattamento? No, tutto questo non può essere considerato tollerabile…Non si può certo, trattare così una professionista, che è stata l’energia propulsiva della direzione sanitaria e l’anima stessa dell’Azienda, la depositaria illuminata di tutte le chiavi d’accesso alle risoluzioni geniali, dei problemi aziendali. Dove sono mai andati a svernare i sindacati?, quando c’è bisogno del loro intervento, sono sempre assenti… cosa aspettano ad intervenire contro questo incredibile affronto, che oggi offende una vera e propria eroina delle corsie ospedaliere, che non disdegna di dedicarsi anima e corpo agli incarichi meno gratificanti, ma che portano il suo animo sublime, vicino vicino al paziente?…La Ds Annecchiarico dovrebbe aprire una inchiesta interna, per comprendere come sia potuto accadere che una simile vicenda, le sia sfuggita di mano e non accorgersi, di chi sia stato il vero artefice, di questo ordito inqualificabile, per prendere poi, gli opportuni provvedimenti. E se qualche testa dovrà saltare…ebbene salti!, senza pietà alcuna!,…ed una volta individuato il colpevole, potrà infine iniziare una nuova era…Noi allora, proporremo l’istituzione di una borsa di studio, da assegnare ai migliori discepoli di lady Cio, quelli che si sacrificano davvero e che non si preoccupano, di fare figure da quattro soldi o anche peggio, pur di eseguire i suoi ordini e restare fedeli agli insegnamenti di una prestigiosa “magistra vitae” del genere di lady Cio.  Hasta la vista!