OSPEDALE SAN ROCCO, AL VENTESIMO PRELIEVO… SIAMO ESAUSTI! SI CHIUDE BOTTEGA…

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%name OSPEDALE SAN ROCCO, AL VENTESIMO PRELIEVO… SIAMO ESAUSTI! SI CHIUDE BOTTEGA…(f.n.) – Di emergenza in emergenza…nonostante la grave carenza di personale più volte lamentata da diverse parti, la Direzione Sanitaria del PO San Rocco di Sessa Aurunca, sembra impegnata soprattutto nella raccolta di relazioni varie e propensa ad assumere decisioni che definire “discutibili”, è un eufemismo. Come abbiamo scritto qualche giorno fa, si sta profilando una nuova emergenza, all’interno del Presidio, rappresentata dal numero consistente di utenti, che devono sottoporsi ad esami clinici, nella struttura, a causa della chiusura delle convenzioni con i laboratori privati. Al disagio provocato da una qualsiasi emergenza, si sopperisce con l’organizzazione che è proprio ciò che si chiede ad un manager, di qualsiasi livello ed è proprio ciò che sembra fare difetto al manager sanitario, del PO San Rocco in particolare, e all’Asl in generale. Questa mattina si è verificato il solito assembramento, nella sala d’attesa degli ambulatori, con un aggravante: l’ordine era di effettuare soltanto venti prelievi…Ciò ha significato una sorta di giustificata ribellione, da parte di chi proveniente da comuni limitrofi, non soltanto ha viaggiato inutilmente, magari usufruendo di un permesso di lavoro, ma dovrà tornare a casa o in ufficio, senza avere concluso nulla. Se consideriamo che venti prelievi in un laboratorio “normale” si effettuano più o meno nell’arco di un’ora, ci chiediamo quale siano le intenzioni per l’immediato futuro, partorite dalle “menti” del San Rocco…se intendono continuare così o pensano a qualche variazione sul tema. Tra l’altro vi sono donne in stato di %name OSPEDALE SAN ROCCO, AL VENTESIMO PRELIEVO… SIAMO ESAUSTI! SI CHIUDE BOTTEGA…gravidanza, costrette ad andare e venire, senza alcuna considerazione da parte di chi assume certe decisioni, come è successo alla signora M.E. gravida alla 11esima settimana che non soltanto è stata costretta a tornarsene a casa, ma i principi di sangue reale addetti allo scopo, non hanno neppure voluto ascoltare le sue sacrosante ragioni. Ancora una volta la sanità aurunca ha dato prova di sé. L’unica giustificazione al numero limitato di prelievi, deciso dalla Ds, potrebbe risiedere nel fatto che tutto il personale utile, è stato sguinzagliato alla ricerca dei diciotto letti di cui s’è persa ogni traccia e che siamo intenzionati a sapere dove siano andati a finire, secondo la legge per la trasparenza degli atti pubblici…o no? Hasta la vista companeros!