MARINO DISPONIBILE AD ACCOGLIERE LE ISTANZE DELL’ASSOCIAZIONE EX CANAPIFICIO

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CASERTA – Massima disponibilità all’accoglimento dei temi proposti dai candidati del centro sociale Ex Canapificio arriva dal sindaco Carlo Marino. “Per noi, così come già scritto nel nostro programma, il Macrico deve essere F2 verde pubblico per diventare il parco verde e parco delle arti che i casertani, da tempo, richiedono – dichiara Marino – . Con il PNRR costruiremo insieme parco verde e ricerca sul tema ambientale . Realizzeremo nel Macrico il più grande hub sulla sostenibilità ambientale. Allo stesso modo abbiamo lavorato in questi anni sul tema dei Beni Comuni e continueremo insieme alla regione Campania ad accelerare le procedure per mettere a disposizione di oltre 30 associazioni l’immobile ex Onmi di viale Beneduce affinché si realizzi la casa del sociale . Il desiderio di una società più giusta è quello che ci ha animato in questi anni e quello che ci ha spinto a mettere, al centro del programma elettorale per i prossimi cinque anni, proprio i più deboli, i nuovi poveri e gli ultimi che non possono essere lasciati indietro. abbiamo lavorato per trasformare la misura assistenziale del reddito di cittadinanza in misura capace di generare lavoro e formazione approvando 17 progetti di utilità collettiva (PUC) che saranno attivi nei prossimi mesi. Approfitteremo della straordinaria opportunità rappresentata dai fondi del PNRR e dagli stanziamenti del nuovo settennato europeo, per rendere più vivibile la città, questo significa anche interventi efficaci di abbattimento delle barriere architettoniche che ancora permangono in città. Il Piedibus – chiarisce il sindaco – verrà inserito nel Piano della mobilità sostenibile che è in corso di elaborazione e rafforzeremo l’ufficio del Piedibus. E sono certo che, nell’ambito del Masterplan della Reggia, si possa dare una accelerata alla riqualificazione dell’ex Canapificio che diventerà un hub sociale e turistico fondamentale per la città, dove la quota sociale, sia in termini di spazi e di funzioni previste dal progetto definitivo, convergano con le esigenze sociali del territorio e delle associazioni che lo hanno vissuto”.