ASL, AORN E CARDARELLI, ODISSEA DI UN’INFRAZIONE OSSEA…

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(f.n.) – Gran bel pianeta da visitare quello della sanità de noautri, quella che si sviluppa al meglio tra Asl e Aorn… La fiducia nell’efficienza, ma soprattutto nei “tempi” del Ps dell’Aorn, è talmente radicata nell’utenza, che l’altro giorno, una giovane signora, che aveva messo un piede in fallo, nonostante fosse in preda a dolori fortissimi, dinanzi alla prospettiva di trascorrere dalle 8 alle 10 ore in Ps a Caserta prima di essere visitata, decide di andare a Sessa Aurunca, al PO San Rocco…E che ne parlamm affa’… Dopo tre quarti d’ora di attesa in perfetta solitudine nel Ps aurunco, dinanzi al gabbiotto del triage, vuoto in maniera desolante, (foto) finalmente qualcuno si affaccia e nell’arco di due ore dal momento dell’entrata, la giovane signora riesce a conquistare la possibilità di essere sottoposta ad una radiografia…Tempi da siesta messicana…Intanto l’ortopedico in servizio, aveva tenebrosamente avvertito, che il suo turno sarebbe terminato alle 20, dopo di che non avrebbe potuto “refertare” nulla… perché giustamente i maghi delle ossa alle 20 in punto se ne vanno…e la giovane signora che arrivò un quarto d’ora dopo, con la diagnosi radiologica di una infrazione del calcagno, fu inviata a casa con una fasciatura provvisoria e l’appuntamento per il giorno dopo, per una eventuale ingessatura, previa visita ortopedica…perché l’ortopedico notturno al PO San Rocco non è previsto…Il giorno dopo, ovviamente, la giovane signora viene accompagnata al Pronto Soccorso dell’Aorn di Caserta, rassegnata ad attendere, ma fiduciosa nella qualità del dopo… L’attesa, questa volta, non è stata eccessiva e la signora dopo un paio d’ore viene sottoposta ad un altro esame radiografico, che conferma la diagnosi di infrazione del calcagno. Dal Pronto Soccorso, la paziente viene indirizzata al quinto piano in Ortopedia. Qui, si presume vi siano medici Ortopedici, posto che la quantità di protesi in giacenza e scadute non sia nel frattempo aumentata e non abbia occupato tutti gli spazi possibili, disponibili…Sì, gli ortopedici ci sono ed è un medico ortopedico, quello che prende visione della radiografia, visita il calcagno con l’infrazione e decide di ingessare il piede e la gamba della giovane signora, fino in prossimità del ginocchio. una bella ingessatura generosa che offre possibilità di firma a tutti gli amici e familiari… La paziente viene quindi dimessa. dopo qualche ora il dolore aumenta in maniera allarmante e la signora si accorge che la gamba si sta illividendo… un parente della signora, come si fa in questi casi nelle nostre famiglie, chiama un amico ortopedico e la giovane signora nell’arco di poco, riesce a battere il record del numero di tappe ospedaliere in tempi brevi…infatti, in pieno avvilimento e non avendo il coraggio di continuare ad osare in provincia di Caserta, la giovane signora viene accompagnata a Napoli, esattamente all’Aorn Cardarelli dove le tolgono immediatamente l’impalcatura di gesso, perché, a quanto pare, l’infrazione del calcagno non necessita di ingessatura…la gamba si presenta livida ed assai dolorante ma noi non ci dilungheremo in alcun commento visto che, qualcuno potrebbe addirittura obiettare che esageriamo… Hasta la suerte!