CASERTA, PCI: “DISPONIBILI AD APPOGGIARE CHI GARANTIRA’ LE NOSTRE RICHIESTE PER LA CITTA’ “

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CASERTA – Dopo il lungo letargo caratterizzato dal lento, lungo, ma inesorabile decadimento, aggravato dalla ancora incombente pandemia, della nostra città capoluogo di provincia, si è assistito ad un improvviso, seppur tardivo e completamente insufficiente risveglio della politica politicante, che ha ricordato che a breve si doveva votare per le amministrative e quindi bisognava attrezzarsi per conquistare l’agognato potere, pur nella consapevolezza (ma ne sono veramente consapevoli?) che con il diktat europeo del pareggio di bilancio in Costituzione gli spazi di manovra per il governo cittadino sono veramente ristretti (ma pur si tratta di distribuire prebende e appalti!). Leggendo in giro vediamo sempre gli stessi nomi ora a destra, ora a centro, ora a sinistra (la così detta, perché per noi comunisti è una parola impegnativa ed importante e pochi in questa città la rappresentano), responsabili storici della crisi economica, sociale, e culturale della nostra amata Caserta. Vogliamo sperare che i cittadini casertani cambino radicalmente il loro voto dando un nuovo governo e una nuova opposizione un nuovo parlamento cittadino, anche se nutriamo molti dubbi in proposito. Né pensiamo di partecipare direttamente a questa votazione considerate le regole del gioco che non permettono una rappresentanza veramente democratica delle forze in campo, considerato che per noi comunisti solo una legge elettorale completamente proporzionale può veramente garantire una vera rappresentanza democratica (basta sindaci e presidenti di regione che dettano legge!).Nel campo delle proposte alternative gli scenari sono ancora indefiniti, seppur con qualche promettente novità, ma noi del Partito Comunista Italiano al di là dei nomi (che comunque sono importanti e devono per noi essere rappresentativi di lotte e di classe sociale) interessano le proposte programmatiche. Da comunisti sappiamo che verranno proposti i soliti libri dei sogni, puntualmente disattesi dall’ennesimo e probabile dissesto (come abbiamo detto da imputare all’esiziale pareggio di bilancio), quindi per noi sono indispensabili due punti: 1) siamo assolutamente contrari alla svendita del patrimonio della città e dei cittadini, come si paventa a destra e a manca. I beni comuni non si toccano! 2) siamo per la pubblicizzazione di tutti i servizi alla città ed ai cittadini. Bisogna strutturare nuovamente un Ufficio di piano e servizi sociali funzionanti e trasparenti (nessun profitto sulle classi disagiate!). Bisogna internalizzare e rendere funzionanti (anche per un ritorno economico) tutti i servizi ed in particolar modo: Tributi, RSU, Acqua, Parcheggi. Il PCI è disponibile all’appoggio per chi ci garantisce completamente questi punti.