AL CASTEL DELL’ OVO “POSTCARDS FROM PARADISE” DI SILVIA PAPAS

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Inaugura il 9 dicembre presso il Castel dell’Ovo alle ore 12 la personale di Silvia Papas che torna ad esporre in Italia dopo svariati anni.

Greetings from Naples cm150x100 acrilico su tela 203x300 AL CASTEL DELL OVO POSTCARDS FROM PARADISE DI SILVIA PAPASIl suo nuovo grande progetto dal titolo “Postcards from Paradise”, a cura di Marina Guida, è organizzato dalla galleria Vecchiato Arte, in collaborazione con Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e sarà ospitato nelle sale espositive del forte normanno fino al 7 gennaio 2018.

Intervengono al vernissage di presentazione l’artista Silvia Papas, la curatrice Marina Guida e la gallerista Cinzia Vecchiato. Catering a cura di Spazio Nea e Vinositas.

L’artista trevigiana, ma padovana di adozione, racconta in venti opere inedite il senso di solitudine nelle metropoli globalizzate utilizzando come strumento tutte figure femminili: donne dalla falcata sicura, bellissime, ricche e spavalde che trasformano le caotiche città occidentali in copertine da magazine patinati; modelle sicure di sé eppure perse in luoghi affollati e sempre in corsa, fissate in attimi cristallizzati.

Molto conosciuta e apprezzata all’estero (Stati Uniti,Francia, Scandinavia, Norvegia Spagna, Portogallo, Svezia, Austria,) Silvia Papas sceglie Napoli per proporre in anteprima assoluta al pubblico venti lavori di medie e grandi dimensioni, acrilici su tela, che decifrano le cosiddette “new addiction” del terzo millenio, ispirandosi alla cartellonistica pubblicitaria e alle riviste di moda. Il titolo del progetto – “Postcards from Paradise” – gioca sull’essenza vulnerabile di contesti perfettamente organizzati, funzionali e abbaglianti, così “paradisiaci” da manifestarsi infernali: trappole di alienazione in cui nessuno, nemmeno chi appare nella sua forma migliore, è capace di fuggire.

 

The tourist cm60x160 acrilico su tela STAMPA 300x113 AL CASTEL DELL OVO POSTCARDS FROM PARADISE DI SILVIA PAPAS«Quella di Silvia Papas è un pittura “on the road” – spiega la curatrice Marina Guidain cui squarci di metropoli scintillanti e lussureggianti restituiscono la vita quotidiana di personaggi dalle apparenze perfette, condannati all’indistinzione e presi da tante piccole manie, mai immobili, all’inseguimento spasmodico di riferimenti estetici imposti dal marketing e valori etici improntati all’opulenza economica. Le contraddizioni della globalizzazione e dei suoi modelli di sviluppo, esplodono con forza nelle sue opere. Nei suoi lavori il colore steso per piatte campiture, ricorda la cartellonistica e la sintesi grafica utilizzata nel fashion marketing».

«Sin dalle mie esperienze iniziali nel settore pubblicitario e della scenografia – commenta Silvia Papasavverto un fascino ambivalente verso il fashion system o per linee generali verso la cosiddetta società dell’apparenza, ne sono attratta da sempre pur mantenendo un certo senso critico. Le mie figure sembrano vere, vive, ma in realtà sono prototipi così uniformati, somiglianti, da svelarsi fittizi. Donne che stringono oggetti costosi, hanno cani al guinzaglio, indossano vestiti ricercati, tutti status symbol contemporanei che non le sollevano dalla minaccia di isolamento, non a caso attraversano le tele da sole, sullo sfondo la presenza umana è pressoché inesistente».

Tra le città protagoniste delle opere s’intravedono, appena accennate, New York, Madrid, Napoli, Parigi, Miami, Cannes, Venezia, nel chiaro intento di una visione totalmente global, in cui a fare da scenario non c’è qualcosa di rappresentativo ma spazi simbolo della surmodernità.

In occasione dell’esposizione sarà pubblicato il catalogo edito da Vecchiato Arte con testi critici di Marina Guida e Massimiliano Sabbion.