BENEVENTO – “Le aree interne dell’Italia sono come “le città invisibili“ di Italo Calvino. Il documento dei vescovi, riunitisi a Benevento, le porta ad una intelligente visibilità. Tutti abbiamo il dovere della mobilitazione, per evitare che muoiano per inerzia istituzionale ed abbiamo il dovere morale, per le nostre responsabilità, di promuovere azioni e strategie, per rimetterle nella carreggiata della storia. Le risorse ci saranno ed andranno utilizzate con capacità costruttiva e ricostruttiva, anche se gli enti locali hanno una carenza di risorse umane che costituiranno un problema reale. Ad ora, abbiamo, in questi borghi italiani dimenticati, una crescita lenta della popolazione per una drammatica riduzione delle nascite. Sono i nostri territori che vanno messi in sicurezza, evitando ricorrenti degradi idrogeologici. Vanno abbattute le emissioni e vanno ridotti i rifiuti. E poi, occorre determinare una logistica adeguata, inter mobilità, trasporto combinato e mobilità sostenibile. Le aree interne sono quella parte maggioritaria del territorio italiano che si caratterizza per la distanza dai centri di offerta di servizi essenziali ad esse. Prestazioni, dunque, che il documento approvato sottolinea come carenti e che vanno rinvigorite, riattivate o attivate secondo criteri di autentica modernità. Come sindaco e come fedele laico, il mio grazie ai vescovi, soprattutto al nostro, che, con generosa azione, ne ha fatto motivo di promozione umana”. Lo dichiara il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.