(f.n.) – Ogni vicenda che solleciti la nostra attenzione, soprattutto se accade nella dimensione “cristallina” dell’Asl, può essere spiegata ed ogni decisione, assunta dai vari protagonisti, che ruotano all’interno dell’Azienda, siano essi dipendenti, dirigenti o sindacalisti, ha sempre le sue brave motivazioni a monte, che sovente non sono nulla di diverso da una chiara e semplice convenienza ad agire o a votare in una certa maniera, anziché in un’altra…e su questa lunghezza d’onda, si trovano a loro agio i “compromessi”, cui sovente si indulge, per ottenere favori o posizioni di privilegio, come si suol dire, “per sé o per i suoi”. Ed assai probabilmente, possiede un suo significato preciso, recondito ma non troppo, anche l’acquiescenza mostrata da tutti i sindacati del comparto dell’Asl, tutti (Cgil, Cisl, Uil, Nursing Up), tranne uno (Fials), nei confronti della decisione arbitraria del Dg Ferdinando Russo, di modificare il regolamento per gli incarichi di funzione del comparto, peraltro approvato meno di un anno fa, acquiescenza concordata strategicamente nel rendez vous “zittu zittu”, riservato ai sindacati privilegiati, che avrebbero di lì a qualche giorno, partecipato alla convocazione ufficiale, sede in cui far finta di traccheggiare, prima di abbassare la cresta e approvare, così come è puntualmente successo nel corso della riunione di cui abbiamo dato notizia qualche giorno fa. Ebbene, chissà che non abbiamo individuato il motivo di tanta arrendevolezza sindacale!…Proprio oggi si è tenuta la prova scritta relativa al concorso pubblico per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di n° 82 posti di assistente amministrativo ctg C, di cui 1 in applicazione della riserva al personale dipendente e 30 in applicazione della riserva ai militari volontari congedati…Bene fin qui ma… quando abbiamo dato un’occhiata ai nomi dei candidati ammessi alla prova, guarda caso, ci siamo accorti che nell’elenco figuravano i congiunti di qualche sindacalista impegnato attivamente, nella cosiddetta tutela dei diritti dei lavoratori ed in prima linea sul fronte dell’eguaglianza e del merito. La storia della Sanità in provincia di Caserta e non solo, racconta infatti, che nel corso degli anni i sindacati si siano dati da fare parecchio, per tutelare i diritti di tutti, aggiungendo però nella pratica, il diritto dei loro congiunti & cumparielli, ad essere favoriti in quanto tali…Certo, nulla avviene per nulla e tutto ha un costo…Tu mi sistemi il figlio ed io non ti ostacolo! Ma che bella compagnia delle opere pie che abbiamo nella sanità…e non finisce qui, perché, quasi in contemporanea con questo concorso, ce n’è un altro tuttora in itinere…quello per collaboratori amministrativi…ed anche nell’elenco degli ammessi a quest’ultimo, brilla di luce riflessa il congiunto di un Gran Favorito a sua volta, dalla sorte e dalla politica. Ben due concorsi su misura, per ridurre al minimo il rischio che i “bell a papà” restino fuori dalla partita, che i loro parenti stanno giocano indisturbati, ormai da troppo tempo. E qualcuno si permette persino di arricciare il naso e privo di ogni residuo “scuorno”, si scandalizza perché saremmo tanto cattivi e perfidi, da non risparmiare i loro preziosi figli, dalla verità critica! Quando le opportunità dei figli del cozzicaro all’angolo di Via Marina, avranno le stesse opportunità dei loro figli, saremo certamente meno perfidi… E questa è una promessa! Intanto…nell’organizzazione dei concorsi, pare che qualche cosa non abbia girato nel senso giusto e sono già partiti i ricorsi…Il ricorso di un candidato in particolare, è stato presentato al Tar per l’annullamento del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 83 assistenti amministrativi, per una serie di gravi ed importanti motivazioni, tra le quali figura l’assenza nel bando di concorso di specifiche prescrizioni che individuino in maniera dettagliata, i criteri e le modalità di valutazione delle prove scritte concorsuali, indicazioni che sono ritenute indispensabili per un corretto svolgimento della procedura concorsuale. Inoltre, come si evince dal ricorso, nel giorno in cui si sono tenute le prove scritte, la Commissione Giudicatrice, della cui composizione peraltro, nel ricorso stesso si contesta la legittimità, nel momento antecedente l’inizio delle prove scritte ed in quello immediatamente successivo non ha provveduto, come sarebbe stato necessario fare, a dare lettura di questi indispensabili criteri di valutazione della prova. E via col tango dunque e con i ricorsi, come si addice a questo clima da girone infernale che le cofecchie interne all’Asl, hanno generato e continuano a generare, senza sosta né scuorno alcuno e soprattutto senza alcuna speranza di apertura che lasci intravedere, dopo tanto denso e maleodorante grigiore, qualcosa che somigli anche vagamente all’intervento e al miracolo della giustizia. Hasta la suerte!