Il segretario territoriale del Nursind Antonio Eliseo ha inviato una lettera al segretario nazionale del sindacato Andrea Bottega in cui si legge:
Caro Andrea,
Il Sindacato che con molta umiltà e tanta buona volontà ho l’onore di rappresentare a livello Territoriale nel Casertano e come Coordinatore Regionale è da sempre fedele e coerente con lo spirito del sindacato di categoria, non è un sindacato schierato politicamente perché il suo scopo è unicamente quello di rappresentare gli interessi degli infermieri e delle ostetriche pertanto si pone in dialogo con tutte le forze politiche sensibili alla questione infermieristica. É un sindacato che senza timore reverenziale, ma solo tanta educazione e competenza, si rivolge ai datori di lavoro nell’ambito di un confronto leale e schietto a difesa dei diritti degli infermieri. Il nostro è per numero di iscritti il primo sindacato in Italia, eppure stenta ad accreditarsi nella nostra Regione ed in particolare nella provincia di Caserta, probabilmente perché anni di sindacalismo becero e clientelare hanno radicato nei lavoratori l’immagine di un sindacato più avvezzo ai personalismi e strumentale alle ambizioni carrieristiche di alcuni che alle lotte dei lavoratori. Purtroppo nella nostra Regione la politica allunga i suoi tentacoli velenosi in ogni ambito, l’impresa, il volontariato, il sindacato lo sport. Il Nursind sta cercando di smontare queste sovrastrutture nel tentativo di affrancare l’immagine di un sindacato di tutti e per tutti, impegnandosi in battaglie finalizzate al riconoscimento di diritti universali per anni ignorati e negati nelle nostre realtà lavorative. Cari amici, negli ultimi tempi abbiamo dovuto registrare diverse defezioni tra i nostri iscritti, non ci meravigliamo, addirittura ce l’aspettavamo certamente ci dispiace. Chi aveva pensato di trovare nel Nursind solo un’altra sigla sindacale nella quale cercare spazio per accaparrarsi posizioni di favoritismi ha dovuto fare i conti con la realtà, il nostro Sindacato infatti non si siede ai tavoli delle trattative per barattare Posizioni Funzionali né chiede scrivanie dietro le quali nascondersi in polverosi uffici per girarsi i pollici, chi pensava di ottenere questo dal Nursind ben ha fatto a dismettere la nostra casacca per vestire quella di chi con i Datori di Lavoro non partecipa alle contrattazioni ma alle spartizione. Senza mai trascurare le istanze di singoli, e dando ascolto a tutti gli iscritti abbiamo fin qui cercato di capire quali erano le situazioni sulle quali poter intervenire e quali quelle sulle quali soprassedere perché troppo personali e prive di fondamento giuridico, lo abbiamo fatto sempre con l’ausilio di esperti legali che ci hanno aiutato a non impegnarci in vicende che ci avrebbero visto soccombere mancando i presupposti giuridici e legali della rivendicazione. Stiamo sperimentando sulla nostra pelle quali sono gli atteggiamenti vessatori e ricattatori messi in atto da un sistema che negli anni ha fagocitato il sindacato masticando e rispuntando fuori una poltiglia informe e molliccia fatta di personaggi che godono dei privilegi di un sistema che li ha resi schiavi. Quando si sono resi conto dell’enorme potenzialità del nostro sindacato e della grande forza dirompente che potremmo avere hanno provato a fermarci, poi hanno provato a comprarci, ora ci stanno mettendo in difficoltà ricattando i nostri iscritti, vessandoli, minacciandoli addirittura in alcuni casi. Per questo comprendiamo perché i più fragili psicologicamente, abbiano deciso di svestire frettolosamente la casacca di questo sindacato per indossarne un’altra, ma al contempo biasimiamo chi invece lo ha fatto solo perché attratto da promesse di posti di privilegio. Noi siamo altro, come Segretario Regionale mi assumo le mie responsabilità, ma la mia natura visceralmente sindacalista, la mia coscienza e la mia storia mi spingono ad andare avanti ringraziando quanti mi stanno supportando in questa battaglia di legalità e trasparenza che non ha eguali nella nostra Regione. La forza di un sindacato sono gli iscritti e pertanto la crescita numerica è auspicabile e necessaria, ma il Nursind non farà mai proselitismo promettendo privilegi e comode poltrone, ci abbiamo rinunciato perché ci avrebbe omologato per sempre e reso vittime di squallidi ricatti. Noi andiamo avanti con la forza delle nostre idee, con la consapevolezza di aver aperto una strada che quando siamo arrivati era un sentiero angusto e pieno di insidie ma che diventerà un’autostrada quando tutti si renderanno conto che le lotte di massa e le rivendicazioni collettive portano a risultati ben più grandi e duraturi rispetto all’acquisizione di miseria privilegi personali”.