L’INFERNO CASERTA

0

il Pelide Achille                                                                                                 

Allentate le restrizioni pandemiche, l’inizio dell’immunità di gregge, il clima mite e favorevole spingono ad un “tour cittadino”.  Mai scelta peggiore, traffico caotico senza controlli, unici presenti in strada gli ausiliari dei parcheggi a pagamento. Auto in sosta o abbandonate in seconda e terza fila, da via Roma a corso Giannone centro cittadino fuori uso. Tavolini dei bar stracolmi, deviato l’itinerario verso la periferia, inizio del tour alla ricerca di un luogo ospitale, percorso a spirale concluso nella piazza di Vaccheria. Sconforto e desolazione, slargo abbandonato e invaso da erbacce, esercizi chiusi.  Sgambettatori del fine settimana, singoli ed a gruppi, impegnati lungo la strada interna in direzione Sal Leucio, peggio andar di notte. Marciapiede insufficiente per larghezza, impraticabile per i pali della pubblica illuminazione, pedoni e maratoneti alla mercé delle auto sfreccianti. Belvedere di San Leucio landa desolata, incolti i terrazzamenti prospicienti il complesso monumentale UNESCO, eccellente biglietto da visita attrattore d’economia turistica.

Ritornano alla mente tutti i proclami di “pubblicità progresso” di Marino Bis: la Fondazione Belvedere, la riqualificazione del Complesso Monumentale per 1.593.381,19 euro -scadenza 6 giugno 2020- lavori mai eseguiti.

Recupero oliveto e agrumeto Belvedere, affidamento gratuito per anni 2 ad azienda agricola (Carusone Giuseppe di Bellona- Determina Dirigenziale ing. F. Biondi n.1763 del 07.11.2019), con l’ottenimento di: potatura, concimazione, innaffiatura e trattamenti fitofarmaci, oltre al 10% di olio e 20% di agrumi. Non si hanno notizie dei benefici ottenuti dalle cultivar, di contro è stata effettuata la raccolta degli olivi e degli agrumi. Non si conosce la quantità dei prodotti ricavati né la percentuale degli stessi donata ad associazione Onlus scelta dal sindaco.

I proclami pubblicitari continuano con:

-PLAYGROUND – Sala – suolo concesso per 30 anni dalla parrocchia, spesa 216.345,00 euro; – PLAYGROUND – Rione Kennedy + area attrezzata -80.000,00 euro; PLAYGROUND. San Clemente, ex campo sportivo, 400.000,00; PLAYGROUND – Emanuela Gallicola, 212.000,00 euro; PLAYGROUND – Casola – 200.000,00; URBAN CENTER – Porticato palazzo Castropignano, 770.000,00 euro.

Le ciliegine sulla “torta Marino bis” sono: Periferie al Centro, recupero di Santa Barbara, Puccianiello e p.co Primavera di Tuoro con la distruzione di piazza N. Suppa da sostituire con un parcheggio a due piani sottoterra, per un totale di 18 milioni di euro. Proclami e spot pubblicitari fasulli, progetti roboanti inutili e dannosi, concepiti per sperperare soldi pubblici non finalizzati al corretto fabbisogno della città e delle periferie.

Il tour continua con la visita, voluta e maliziosa, dell’ingresso in città da viale Carlo III. Di male in peggio, erbacce e immondizia si sommano alle auto abbandonate dai pendolari in scambio modulare “gomma-ferro” – vista l’assenza di una “stazione porta d’interscambio” vettore privato su gomma con vettore pubblico su ferro-. Un vero tour dell’inferno Caserta.

Pensare che a scadenza fissa, il Carlo Marino Bis annuncia rilanci turistici, proclami di accordi sottoscritti con operatori del comparto.  Distretto turistico dell’APPIA ANTICA (?). Ipotetici benefici all’economia della città, con o senza lockdown la città vegeta moribonda, accartocciata su se stessa, abulica, assente e silente di quanto gli accade intorno. Di quanto continua a rischiare se non risorgerà dal lungo torpore in cui la “malapolitica l’ha condannata”.