– di Nicolò Antonio Cuscunà –
Ormai senza freni inibitori né dignità, con soldi dei contribuenti, il sito ufficiale web del Comune di Caserta, quotidianamente presenta “scempi e scelleratezze” posti in essere, o solo propagandati, dall’occupante momentaneo di palazzo Castropignano, avv. Carlo Marino -PD-. Ultimo postato: “Caserta Periferie al Centro”. Con questo slogan, l’organo ufficiale del Comune invade il web, oggetto pubblicitario… il progetto per la “nuova piazza Nicola Suppa di Tuoro”. L’esordio del post è altamente acculturato, si rammenta il valore dell’Agorà in Grecia, luogo rappresentativo del cuore della Civitas …, spazio in cui ci si incontra e si condividono idee e discorsi sui temi “più o meno” importanti, …l’identità prende forma nella piazza. Questo scritto, di forma e sostanza molto ma molto dubbi, lascia comprendere la “grassa ignoranza” di sindaco e dei suoi tecnici. Ignorare = non conoscere, evidentemente non informati dei luoghi di cui trattasi. Piazza Suppa esiste da oltre 30 anni, strutturata con “cavea teatrale”, spazi verdi alberati con panchine, priva di barriere architettoniche, e parco giochi per bimbi. Bene posizionata rispetto ai Casali di Tuoro e Santa Barbara – è quasi al confine tra i due Casali-. Spazio verde lasciato quale “atto d’obbligo” per i nuovi insediamenti urbani – via A. di Borbone, via Fanelli, via Gregorio Magno e via Martiri delle Foibe-. Rappresenta ed accoglie le feste tradizionali e sagre del paese pedemontano. Frequentato anche dagli abitanti della città bassa, per gioire la frescura nelle serate calde estive. Fin dagli anni ’90 e per oltre un decennio, ospitò la fiera dei prodotti artigianali, agricoli e sagra del cinghiale; ospita ancora le festività Sacre.
L’attuale piazza N. Suppa non è degrado. Il vero degrado di quella periferia è rappresentato: l’edilizia residenziale pubblica del p.co Primavera – proprietà comunale- abbandonata e non gestita. Il palazzetto di ginnastica artistica di via Iervolino, la tensostruttura di basket con spogliatoi di via Abbagnano, l’asilo nido del p.co Primavera, strutture ” pubbliche” abbandonate e lasciate vandalizzare. Piazza Suppa, anche se non manutenuta dall’Ente Comune, ha sempre avuto cure dignitose ed amorevoli operate dai giovani ivi residenti – autorizzati dal dirigente Marcello Iovino -, pulizia e decoro sono costantemente garantiti.
Piazza Nicola Suppa sicuramente abbisogna di restauri e manutenzione. Un nuovo parco giochi, la potatura intelligente degli alberi ad alto fusto – oramai dimora di una colonia di pappagalli provenienti dalla Reggia – e qualche altra panchina per il riposo dei moltissimi frequentatori. L’attuale struttura contempla una “cavea teatrale” -base rettangolare con gradoni- utilizzata per spettacoli musicali e teatrali, adeguatamente illuminata è anche fornita di fontanina con acqua pubblica -attualmente vandalizzata-.
Non si conosce la ipotetica futura sistemazione, o meglio, si intuisce la distruzione dell’attuale orografia per far posto ad un lastricato piatto ed anonimo – vedi foto del sito comunale- con 100 o più posti auto sotterranei.
Ci interroghiamo ed interpelliamo l’Ente Comune e il sig. Prefetto per conoscere: a) in quale strumento urbanistico è contemplata la scelta del parcheggio sotterraneo in questa località fuori attrazione di traffico? b) ammettendo vera , l’informativa concessa ad un’assemblea parrocchiale (in cambio di 50 mila euro per la sistemazione dello spiazzo attiguo alla locale parrocchia e di proprietà dell’Istituto per il sostegno del clero) non risulta sufficientemente ed adeguatamente divulgata e partecipata. c) nell’infausta ipotesi di realizzazione dei posti auto, chi gestirebbe la struttura e quale utenza la usufruirebbe? Quale preliminare studio è stato fatto per appurare la necessaria utilità della struttura? d) dalle esperienze maturate in città, il parcheggio sotterraneo, decentrato, è destinato al sicuro fallimento (vedi parcheggio IV Novembre, abbandonato e reso discarica; parcheggio piazza Carlo III, non manutenuto ed eternamente vuoto).
Queste perplessità dovevano impedirsi, dubbi e non trasparenza nelle scelte sono la costante del “sistema Carlo Marino“.
L’Agora della “democrazia greca” non è il luogo preferito dell’attuale occupante il palazzo di città. L’appello alla civitas, nello specifico, non solo è strumentale ma è anche fuori luogo, tenuto conto che Marino distruggerà la “cavea teatrale esistente in Piazza Suppa” per trasformarla in una landa assolata e priva d’identità.
Facciamo appello ai casertani, all’associazionismo non selettivo ma veramente libero e democratico, affinché attivino iniziative utili a scongiurare l’infausta distruzione dell’agorà di piazza Suppa di Tuoro.
La cementificazione di uno spazio verde, come denuncia la foto. è veramente incomprensibile per creare un inutile parcheggio ricavabile in spazi liberi ancora disponibili. La piazza certamente con i suoi trenta anni andava ringiovanita e migliorata ma inserita in un progetto con una visione di ampio contesto, come cerniera tra il borgo antico e l’espansione moderna costituita da fabbricati fuori scala che si estendono fino alla variante ANAS. Bisognava prevedere di riorganizzare tutta la viabilità disastrata, eliminare la strozzatura sulla via di Tuoro e recuperare tutte le strutture abbandonate e fatiscenti del Parco Primavera. Ma c’è fretta di realizzare, le elezioni sono vicine e uno studio più complesso richiedeva tempo.
Comments are closed.