PROTEZIONE CIVILE DI SESSA: VENASCO CHIEDE LA REVOCA DELLA CONVENZIONE

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PER IL VICE COMMISSARIO NERO, VIA I VOLONTARI SESSANI E DENTRO GLI SPESATI CELLOLESI!

   –   di Giulia Bosco   –                                                                                 

Protezione Civile Sessa PROTEZIONE CIVILE DI SESSA: VENASCO CHIEDE LA REVOCA DELLA CONVENZIONE
Carmine Venasco durante un servizio di Protezione civile

“Alla luce degli ultimi avvenimenti l’associazione protezione civile ha inviato al commissario prefettizio una nota dove si comunica la sospensione di tutte le attività di protezione civile nel comune di Sessa Aurunca”.

Questo lo scarno comunicato di Carmine Venasco, storico coordinatore dell’associazione di volontariato di Protezione Civile di Sessa Aurunca, con il quale si chiude ogni tipo di rapporto di collaborazione con la gestione commissariale del municipio sessano.

Associazione di volontariato, abbiamo scritto, si badi bene; perché a Sessa Aurunca questa è sempre stata la condizione del nucleo di Protezione civile…dei V O L O N T A R I!

Partiamo dall’assunto che mai nessuna amministrazione comunale, negli ultimi trent’anni, ha mai ritenuto utile investire nel campo della protezione civile locale, costituendo un “nucleo comunale”; nonostante Sessa Aurunca sia uno dei comuni italiani più grandi per estensione territoriale e attraversato da mille criticità: rischio frane per il suo territorio collinare, rischio alluvione per il fiume Garigliano che ne traccia il confine nord-ovest oltre a decine e decine di canali che caratterizzano la zona pianeggiante, rischio dovuto alla contiguità con la linea di costa con le possibili catastrofi marine – rare ma da valutare in fase di piano di sicurezza comunale…e poi i rischi ghiaccio, neve e grandine comuni a tanti altri luoghi. Sessa Aurunca ha però un rischio enorme, che gli oltre ottomila comuni italiani non hanno, la centrale nucleare del Garigliano…una delle prime costruite in Italia sul totale di quattro impianti realizzati tra gli anni ‘50 e ’70.

Tutti questi fattori avrebbero dovuto consigliare gli amministratori locali a dotarsi di un nucleo efficiente di P.C. e a redigere un piano di sicurezza all’altezza delle aspettative.

Sessa invece, non ha mai avuto ne l’uno e ne l’altro…solo un piano di sicurezza farlocco ed un nucleo di volontariato di Protezione Civile, il quale a costo di enormi sacrifici personali ha assicurato nel corso degli anni interventi di ogni tipo, sempre in anonimato e sempre in prima linea.

Tutto ciò è dovuto principalmente all’impegno di Carmine Venasco appunto.

Pochi giorni fa, nonostante Venasco abbia scritto varie volte al Commissario Prefettizio chiedendo un incontro per discutere delle problematiche locali senza ottenere mai alcuna risposta, è stato affidato il servizio di ordine all’esterno del centro vaccinale covid del San Rocco al nucleo COMUNALE di protezione civile di Cellole!

Senza neanche interpellare i volontari sessani. Ma perché è successo questo fatto facendo risentire a ragione il coordinatore Venasco al punto da ritirare la disponibilità alla collaborazione con il comune?

Nei giorni precedenti al fattaccio, il Direttore Sanitario del distretto Asl Moretta ed il Vescovo Piazza, avevano chiesto di far posizionare i volontari della protezione civile all’esterno del centro vaccinale, per evitare che si creassero gli spiacevoli assembramenti dei giorni scorsi (dovuti alla cialtroneria del personale ASL – aggiungiamo noi), raccogliendo la disponibilità di Venasco…sempre presenti e sempre in prima linea è il suo motto.

Il coordinatore Venasco però, in considerazione del fatto che i suoi volontari sarebbero stati impegnati in due turni giornalieri – mattina e pomeriggio – aveva chiesto un buono pasto da dieci euro (non uno stipendio) per consentire loro di acquistare panino e bibita.

Apriti cielo…richiesta vergognosa ed esagerata, che ha portato il vice commissario Bartolomeo Nero a contattare segretamente il capo della P.C. del nucleo comunale di Cellole Lucio Oliva e raggiungere un accordo con lui per svolgere il compito per il quale si erano resi disponibili i volontari di Sessa. Oliva ha subito accettato senza neanche riflettere sulla scortesia che avrebbe arrecato al collega sessano…e via, ha piazzato i suoi uomini dinanzi al centro vaccinale.

Vabbè, è lo stesso direte?

Eh no…perché Venasco e i suoi sono volontari, mentre Oliva e soci fanno parte di un nucleo comunale a Cellole, dove il comune si fa carico di tutte le spese, cosa che a Sessa non è mai successa.

A Sessa Aurunca si è sempre preferito “sfruttare” i disponibili volontari locali per ogni intervento possibile: dalle alluvioni del Garigliano, allo spargimento di sale in occasione di nevicate e gelate, dal servizio d’ordine alle feste di piazza fino alla sicurezza di manifestazioni e cortei.

Oggi che il coordinatore ha chiesto un misero buono per garantire ai suoi volontari il vitto durante il servizio gratuito, si mettono alla porta con infamia tentando di farli passare come degli approfittatori.

Va detto che ne il vescovo Orazio Francesco Piazza e ne tantomeno il direttore Salvatore Moretta si sono preoccupati di come avrebbero svolto il servizio i volontari, a loro bastava che fossero “piazzati” fuori dal San Rocco, forse per lavare la coscienza di qualcuno….volontari e disponibili si, ma bestie no!

Forte è stata la levata di scudi dei cittadini in difesa di Venasco e dei suoi, ben conosciuti dopo anni di disponibilità e servizio fino nelle case delle persone bisognose specialmente in questo ultimo anno di pandemia…parimenti sdegno di è riservato ad Oliva ed al vice prefetto Nero per la meschinità del’azione perpetrata.

In tutto ciò, si è negato un buono pasto di dieci euro a testa per i volontari che sarebbero stati impegnati tutta la giornata fuori al centro vaccinale, mentre tutti i mesi si pagano migliaia di euro in favore di una società di vigilanza privata per sopperire alla mancanza di dipendenti comunali ed alla mancanza di voglia di lavorare di buona parte dei Vigili Urbani sessani per svolgere dei compiti che avrebbero svolto gratuitamente i volontari della protezione civile coordinati da Carmine Venasco.

A breve dedicheremo un approfondimento sull’affare vigilanza privata al comune di Sessa Aurunca…