CASERTA – Comunicato stampa da parte di Speranza per Caserta: “Appare assurdo che, mentre la stragrande maggioranza dell’informazione sembra concentrata esclusivamente sulla pandemia in atto, con l’intermezzo della crisi di Governo, ai nostri confini nord orientali si consumano ormai da mesi continue e sistematiche violazioni dei diritti umani (violenze, torture, respingimenti subiti da profughi con diritto di protezione) che avvengono sulla cosiddetta “Rotta balcanica”, dagli accampamenti in Bosnia sino al confine triestino ed attraverso le frontiere di Slovenia e soprattutto Croazia, senza che i mass media sembrino accorgersene, se in maniera estremamente marginale.
“E’ per questo motivo – spiega la consigliera di Speranza per Caserta, Norma Naim – che abbiamo presentato una interrogazione urgente alla nostra Amministrazione Comunale, per sapere se c’è intenzione, da parte loro, di unirsi a tante altre amministrazioni, nell’adozione di una Delibera di Giunta finalizzata a favorire iniziative di informazione riguardo le tematiche dell’immigrazione e le politiche d’accoglienza, nonché a sostenere le attività dell’Associazione “Linea d’Ombra”, che si sta occupando di questa grave situazione”
Peraltro, proprio ieri l’associazione è stata oggetto di un brutto episodio: la polizia ha fatto irruzione nella sede dell’associazione nonché abitazione privata dei promotori Gian Andrea Franchi e Lorena Fornasir, ed ha sequestrato i telefoni personali, oltre ai libri contabili dell’associazione e diversi altri materiali, alla ricerca di prove per un’imputazione di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
“Un chiaro caso – commenta il consigliere Apperti – in cui l’applicazione della Legge stride con il perseguimento della Giustizia. E’ inammissibile che prendersi cura di esseri umani che si trovano in condizioni terribili, proteggerli, curarli, possa diventare reato. Pertanto occorre dare, tutti, un segnale forte”.
“Speriamo che il Sindaco e la Giunta – aggiunge la candidata Sindaca di Speranza per Caserta, Rosi Di Costanzo – rispondano positivamente alla richiesta dei nostri consiglieri di aderire all’evento del prossimo 6 marzo “Un Ponte di Corpi”, che attraverserà l’Italia per chiedere al Governo di chiarire quanto sta avvenendo al confine orientale in relazione alle “riammissioni dei migranti” in Slovenia e di garantire ai cittadini stranieri l’informazione e la possibilità di chiedere alla frontiera protezione internazionale, anche avvalendosi di qualificati Enti ed Associazioni”