OSPEDALE, SALVATA IN EXTREMIS ALL’AORN, TRENTENNE OPERATA IN UN PRESIDIO PROVINCIALE

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(f.n.) – Quanta ipocrisia, quanta omertà ma…soprattutto quanta indifferenza nei confronti della sorte dei pazienti! Le stagioni del bene e del male trascorrono e scorrono, secondo regole non scritte, ma sicuramente efficaci secondo la funzione che devono svolgere. Ci siamo ormai persuasi, a fronte delle prodezze registrate nel corso delle varie gestioni che hanno messo in ginocchio il nostro Ospedale, che tutto procede secondo un disegno che ruota su un principio: le cose devono procedere secondo un sistema pre organizzato e di una semplicità disarmante: da una parte i “buoni”, cioè i figliocci della politica e con le parentele giuste e dall’altra, tutti gli altri che interessano tanto poco quanto niente, ma…per il loro stesso bene e la loro tranquillità, devono essere tanto intelligenti da viaggiare lungo i muri, facendosi sentire e vedere poco, all’occorrenza essere silenziosamente a disposizione, perché altrimenti, al momento giusto, potrebbero pagare per tutti.  In questa dimensione dalla coscienza fasulla, dove i “buoni” navigano attraverso una dimensione sicura e protetta, che osserva le regole della complicità omertosa interscambiabile e gli altri procedono secondo il caso, potrebbe accadere  che, se una equipe ed in particolare un chirurgo operano nel nostro Ospedale e, tanto per fare un esempio,  salvano in extremis, la vita ad una giovane,  arrivata sul tavolo operatorio in condizioni davvero disperate, la Direzione dell’Ospedale sempre così attenta a sbattersi il petto e a vantarsi, non muova il pelo di un baffo e non pensi neppure lontanamente a inviare uno di quei comunicati stampa, il più delle volte pieni di leziosa vacanteria, per informare la comunità dell’eccezionalità dell’intervento e delle eccellenze che, nonostante le gestioni che si succedono impunemente, continuano a salvare la faccia al nostro povero Ospedale…Ci chiediamo perché!, perché si tace dopo un saggio di eccellente competenza di tale importanza? Ebbene …secondo la logica su esposta, si evince che il maldestro autore e responsabile del disastro chirurgico, portato a termine in un Presidio Ospedaliero della provincia, sarebbe proprio uno di quei super raccomandati politici imbottiti di spocchia, cui tutto è stato concesso e perdonato e che deve essere tutelato! Sembrerebbe che nella sala operatoria di un “ridente” Presidio Ospedaliero, particella preziosa del territorio ubicato sulla via del mare e dominato da un noto politico,  un certo dirigente conosciuto per la sua arrogante e continua intemperanza, la sua boria senza appoggio, la sua storia costruita con la bambagia del favoritismo che per anni ed anni, lo ha tutelato anche e soprattutto, quando appariva una vera e propria impresa, anche soltanto pensare di tutelarlo, sembrerebbe aver operato una trentenne di un altro comune della provincia di isteroscopia… In sala operatoria operarono i chirurghi del Presidio ed il ginecologo della giovane, ai quali si aggiunse un altro chirurgo, chiamato con urgenza da un altro Presidio, dopo il danno causato alla giovane, una perforazione dell’utero di tale importanza da essere definita da un esperto “sfondamento”. Dopo sei ore di intervento, la situazione si era aggravata e la giovane è stata quindi, trasportata di urgenza all’Ospedale di Caserta. Si sospettava oltre  alla perforazione dell’utero, anche una lesione vascolare importante. Fatto è che i chirurghi ed i ginecologi del nostro Ospedale hanno salvato la giovane, offrendo prova provata di destrezza, capacità e competenza…Ma, arguiamo noi, che siamo notoriamente maligni e poco propensi ad accettare mistificazioni e cofecchie… se la Direzione, come sarebbe stato giusto fare, avesse comunicato all’esterno i particolari della brillante mission, sarebbe stato inevitabile raccontare tutta la verità, oggetto misterioso cui, ormai, pochi sono abituati…E raccontare la verità sarebbe equivalso a puntare il dito, contro il dottor Spocchia e questo…il suo protettore politico ufficiale, non avrebbe mai potuto permetterlo, n’est pas? E così si chiude un’altra cofecchia, fortunatamente senza risultanze tragiche, anche se un lieve sospetto non riesce ad allontanarsi dalla nostra riflessione…Infatti sembrerebbe che sia stato riferito dalla ragazza, informata evidentemente da qualcuno, che il genio, durante l’intervento, sarebbe stato spinto non si sa bene da chi e quindi… sarebbe successo l’incidente…Ma noi, ovviamente non crediamo affatto alla versione della spinta…ma tanto….anche questa volta tutto passerà sotto silenzio…Hasta la vista!

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