La decisione di autorizzare un nuovo scarico fognario tra Nisida e Coroglio, rappresenta una scelta gravissima per la Città di Napoli e per il nostro territorio- ha dichiarato Giuseppe Irace, segretario di PER – nonostante le ottomila firme raccolte dagli ambientalisti, le interrogazioni in consiglio regionale e in Parlamento e le mobilitazioni delle associazioni locali, il ministero dell’Ambiente ha dato il via libera a un progetto, che rischia di compromettere una delle aree più preziose dal punto di vista naturalistico. La Gaiola, riconosciuta come Zona Speciale di Conservazione, è un patrimonio inestimabile che dovrebbe essere protetto e valorizzato, non sacrificato a scelte poco lungimiranti”. Irace sottolinea l’urgenza di una soluzione strutturale e sostenibile: “E’ incomprensibile che non si sia optato per la costruzione di un depuratore vero a Bagnoli, una misura che avrebbe permesso di affrontare in modo definitivo, i problemi di inquinamento che affliggono il nostro Golfo. Al contrario si è preferito insistere su interventi che non risolvono il problema, ma lo aggravano, aumentando il rischio di inquinamento da colibatteri fecali e microplastiche, individuando per giunta il punto peggiore in cui scaricare.” Secondo il segretario di PER queste scelte non solo danneggiano l’ambiente, ma hanno conseguenze dirette sulla salute pubblica, sul turismo e sull’economia locale. “Il nostro territorio dipende da un mare pulito e sano. Non possiamo accettare compromessi che antepongono interessi privati al bene comune”. Infine Giuseppe Irace lancia un appello alle istituzioni locali: “Chiediamo al sindaco di Napoli di intervenire immediatamente per rivedere questo progetto e individuare correttivi che siano realmente sostenibili. La Campania merita politiche che mettano davvero al centro l’ambiente e le persone, non scelte che minano il futuro delle nostre comunità”