OSPEDALE, PDTA STROKE UNIT: SOTTO LE PAROLE DOTTE…IL CINISMO!

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(f.n.) – Abbiamo imparato con il tempo ed attraverso un quotidiano costruito su misura del tempo e della convenienza, che le tradizioni più antiche e significative, sopravissute alle diverse  e contrastanti abitudini, alla modernità di pensiero, alla “cultura” anonima che lentamente ci devasta, in realtà sono soltanto una coreografica abitudine che, all’occasione conferisce un lustro elegantemente demodè ma… privo della partecipazione necessaria perché ciò che si recita, diventi una regola…Il giuramento di Ippocrate, l’ antico e l’attuale, entrambi suggestivi e qualitativamente troppo seri per essere osservati oltre quel minuto e mezzo, che occorre per recitarli e renderli universalmente condivisibili, ci chiediamo dove venga esiliato quando il proposito di un medico, che appare in violento conflitto con lo spirito stesso del giuramento, si camuffa con toni e parole serenamente professionali e compassionevoli…Già…ma l’abilità delle parole e dei protagonisti, è talmente sofisticata e l’attenzione del legittimo supervisore, talmente sfocata per le solite ovvie e discutibili ragioni, che il tutto passa, quasi sempre, inosservato…e solo ogni tanto, capita che ci si fermi a riflettere, anche se subito dopo, avremmo preferito non farlo.  Nel corso delle nostre scorribande attraverso le delibere pubblicate dagli uffici amministrativi dell’Aorn di Caserta, quegli stessi uffici, allocati nella palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, popolati da brillanti impiegati e dirigenti che, proprio ultimamente sono stati addirittura investiti da una pioggia di incarichi professionali…dicevamo, attraversando la selva di delibere interessanti ci siamo soffermati, tanto per gradire, sulle 96 pagine di cui è composta la delibera 1246 del 2 dicembre u.s. avente per oggetto:  ” Presa atto  DGRC n°421 del 6/8/2024 “Approvazione Piano Regionale Rete Ictus per l’emergenza (Rete Stroke)” ed approvazione del PDTA Stroke Aziendale,” Abbiamo letto con grande attenzione, forse troppa… soffermandoci diverse volte nel corso della lettura del capitolo dedicato alla “Gestione in emergenza del paziente” e arrivati alla pagina 24 oltre che leggere ed assimilare, abbiamo sottolineato ed interpretato le tre righe iniziali del paragrafo: Gestione del paziente non eleggibile né a trombolisi né a trombectomia. Sono tre righe che riportiamo doverosamente: In caso di ictus ischemico non eleggibile a terapia di rivascolarizzazione, è indicato il ricovero in Neurologia, in alternativa Stroke Unit (se disponibilità di posto letto) ed in casi selezionati Medicina Interna o d’Urgenza o Geriatria (specie in caso di comorbidità internistiche o prognosi sfavorevole in termini di esiti e di mortalità. Ce la va sans dire che, ad una lettura superficiale, tutto appare normale, dal momento che non si entra nel particolare e ad esempio, non si fa cenno alcuno alla presunta età del paziente che non  sarebbe eleggibile alle suddette terapie…anche se tutto farebbe pensare ad un soggetto anziano affetto da altre patologie. Si indica il ricovero in Neurologia o alla Stroke qualora vi sia il posto letto libero…che naturalmente possiamo escludere fin dal principio…e  pertanto si invia il paziente che si dichiara non eleggibile alle suddette terapie, (ammesso che ci si accerti meticolosamente se non sia il il caso o meno di tentare, senza grandi rischi) nella UOC di Medicina interna o nella UOC di Geriatria, il che lascia intendere una istintiva intenzione di considerare i due reparti come reparti a lunga degenza o addirittura cronicari…Se fossimo le due primarie delle UOC citate ci offenderemmo a morte!…A questo  punto abbiamo approfondito, animati dalla nostra natura sospettosa che ci ha portato a notare che,  tra i firmatari del PDTA, non figurano né il direttore della UOC di Medicina dottoressa Tibullo né il direttore della Geriatria, dottoressa Varricchio…La domanda sorge spontanea e sarebbe opportuno che le due professioniste interessate, reagissero…La loro firma non compare perché si sono rifiutate di firmare il documento, oppure, ma sembrerebbe assai improbabile, addirittura grave, non sono state invitate a firmare? Per quel che ci riguarda le tre righe che abbiamo riportato, hanno un unico intollerabile significato…se la persona è anziana e malata, la mandiamo direttamente a morire nella lunga degenza. E se così fosse e noi avessimo interpretato nella maniera giusta, non resterebbe che giudicare il tutto una vera inqualificabile schifezza…anzi di più! Hasta la verguenza!

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