– di Francesca Nardi –
PER… introduttivo, esortativo, e persino conclusivo, laddove l’introduzione sia avvenuta e l’esortazione assorbita. PER …avrebbe potuto essere soltanto l’originale definizione di un pensiero in itinere, la maniera insolita di sintetizzare in una magica preposizione dai molteplici significati, la storia delle infinite possibilità che l’uomo dimentica, nella sua corsa verso qualcosa di cui, per quanto si autoassolva, non riesce ad ammettere, di ignorare il significato profondo: la Politica. Ma le interpretazioni e soprattutto le speranze, suscitate dal titolo intrigante di un Movimento di uomini e di Idee, sovente destinate a restare a dimora nella riflessione, prima di trasferirsi nella delusione del non compiuto…oggi si prestano ad una evoluzione differente attraverso le parole di Giuseppe Irace, anima stessa del Movimento…E ciò che lascia intravedere la possibilità di crescita e rinnovamento è l’affiliazione inconsapevole a quella scuola di pensiero virtuale in cui si educa e si ispira il cittadino all’intima ed indissolubile appartenenza alla civitas verso il cui benessere, sarà indirizzato il servizio e quindi l’azione politica…Non esistono le destre e non esistono le sinistre, ma soltanto la capacità di giudizio cui si arriverà con la rieducazione del ragionamento obiettivo…e questa vuole essere l’unica maniera PER ricostruirsi dal di dentro prima di avere la presunzione di ricostruire gli altri.