SANITÀ, VIAGGI DELLA SPERANZA, CAMPANIA AL 1° POSTO. ALLARME DEI SINDACATI

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nuzzo eliseo stabile SANITÀ, VIAGGI DELLA SPERANZA, CAMPANIA AL 1° POSTO. ALLARME DEI SINDACATII segretari provinciali dei sindacati Fials, Nursind e Nursing Up, rispettivamente Salvatore Stabile, Antonio Eliseo e Rosa Nuzzo, hanno inviato una nota al Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Campania, alla Direzione Tutela della Salute e Coordinamento Regionale, al Direttore UOD Personale SSR e al DG dell’Aorn di Caserta, in cui testualmente si legge: “Per potersi curare, molti cittadini continuano ad essere costretti a recarsi fuori dalla nostra Regione e a sottoporsi al faticoso e costoso fenomeno della migrazione sanitaria. Di recente la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha approvato i dati sulla mobilità sanitaria, che ancora una volta, vedono la Regione Campania ai primi posti per questo triste esodo: i dati 2023 indicano un passivo di -285milioni di € che la Campania dovrà sborsare in favore di quelle regioni (soprattutto del Nord, oltre al Bambino Gesù) che hanno accolto durante l’anno, i pazienti che non riescono a curarsi (o non si fidano) presso le strutture sanitarie della Campania e si recano in altre Regioni per cure e terapie. Un passivo che pone la nostra Regione al secondo posto, subito dopo la Calabria. Si tratta di quei “viaggi della salute” che non possiamo più tollerare e che gravano pesantemente su tante nostre famiglie, costrette a sobbarcarsi enormi sacrifici e costi esosi (per vitto, alloggio e spostamenti) per poter permettere ad un proprio familiare quelle cure che non riescono ad avere in Campania. La continua “fuga” dalla sanità campana di tanti, troppi nostri concittadini, purtroppo non risparmia il territorio casertano che presenta 104 Comuni per una popolazione di 904.197 abitanti. Eppure la sua   Macro Area è costituita dall’Asl di Caserta, che si radica nel territorio con i suoi Presidi e Distretti e dall’ Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale, Sant’Anna e San Sebastiano unico DEA di 2 livello con altissime specialità. Pur in presenza di queste strutture l’offerta ospedaliera non risulta essere attrattiva per i cittadini che cercano presso le strutture di altre regioni, risposte alla loro domanda di salute. Nonostante gli investimenti programmatici che si stanno realizzando con i fondi del Piano di ripresa e resilienza (PNRR), la mobilità passiva è inarrestabile. Diventa necessario porsi delle domande ed analizzare i processi di gestione da parte dei Direttori Generali delle Aziende. Diventa necessario focalizzare la performance aziendale, la capacità di rispondere alle esigenze di salute dei propri utenti. In un recente” report “inviato anche alla Procura della Repubblica dalla Consigliera Regionale del gruppo misto Muscarà (che si allega), si evince che nel 2023 presso l’AORN Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta si sono eseguite per l’abbattimento delle liste di attesa per il SSN solo due TAC Addome superiore. Eppure alla Azienda erano state assegnate risorse per € 450.000 ma la stessa Azienda ha dichiarato di averne spese solo € 128.000. Risulta evidente che in questa Azienda risulta esserci un problema di Governance anche in vista dell’accreditamento di nuove risorse economiche stanziate con il Decreto Dirigenziale della Regione Campania 163 del 30 Ottobre 2024 che assegna alla AORN complessivi € 900.475.00 per l’abbattimento delle liste di attesa.  La preoccupazione delle scriventi è che il raggiungimento degli obbiettivi passa necessariamente attraverso un’attenta organizzazione, una pianificazione mirata, una programmazione che individui le dinamiche da mettere in campo. Gli obbiettivi si raggiungono in condizioni di lavoro adeguate con carichi di lavoro ben distribuiti, attenuando i conflitti tra i dipendenti che ricordiamo, sono ancora in attesa dell’assegnazione di un Differenziale Economico di Professionalità. Il territorio casertano ha bisogno di una sanità attenta e dinamica oggi non ancora pervenuta”.

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