(f.n.) – Meravigliosa Asl, fucina inesauribile di favoritismi e negligenze, arcipelago di comparti, reparti e UOC a statuto speciale, governati dal privilegio di essere figli, parenti e cugini di…Una a caso?, che domande!, ma l’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del PO San Rocco di Sessa Aurunca, presieduta dalla dottoressa Nadia Zarrillo, la cui verve decisionistica, dopo aver neutralizzato ogni possibile, ma improbabile, singulto di protesta da parte della Ds Foglia, sembra averle preso la mano…Infatti, nonostante gli interventi chirurgici di elezione non siano previsti nelle giornate del sabato, la solerte primaria, pur di favorire il neurochirurgo Bucciero da poco approdato nel feudo aurunco, ha stabilito che, non soltanto la neurochirurgia potrà programmare le sedute anche nella giornata del sabato, ma che i due infermieri che in quella giornata sono in servizio, unicamente per le urgenze e la sterilizzazione debbano, all’occorrenza dichiarare la loro disponibilità per l’elezione. Pare che questi saggi di spregiudicata anarchia, abbiano provocato una giusta contestazione da parte dei sindacati, cosa che, ovviamente, a quanto pare, ha lasciato lo stesso maltempo di prima… Tra l’altro, il personale della Rianimazione risulta già sotto organico, quindi, per questo motivo e soprattutto per garantire i Lea, la primaria aveva ridotto i pl da otto a sei, sempre in perfetta e magnifica autonomia (caruccia)!…Gli infermieri comunque, sono sempre e soltanto tre e talvolta il numero si riduce drammaticamente a due…ma la splendida creatura, come si dice ad Oxford, de facto “nun se ne po’ fregà de meno”…Infatti in data 12 novembre u.s. con nota interna, la dottoressa Zarrillo ha disposto che gli infermieri turnisti della Rianimazione, nella giornata del sabato, nel caso chiamino dalla Sala operatoria della Neurochirurgia, debbano in numero di uno, salire… E non finisce qui, perché, come si sa e come soprattutto dovrebbe essere addirittura impresso nel Dna della gentile dottoressa Zarrillo, la Rianimazione è da sempre, un’area cosiddetta “sporca”, al cui interno capita che le infezioni in qualche caso, allestiscano addirittura una sagra… e persino i più dichiaratamente ottusi, dovrebbero sapere che, spostare un infermiere dalla Rianimazione, dove peraltro non dispongono di un ambiente per cambiarsi, alla Sala Operatoria per un intervento, in questo caso assai delicato come quello neurochirurgico, è un rischio che, davvero non si comprende come si possa essere tanto incoscienti, da affrontare a cuor leggero. A tale proposito e con la richiesta di annullare ad horas, la folle disposizione della Zarrillo, il Nursind ha inviato una lettera di fuoco alla direzione dell’Asl e del San Rocco che, ci auguriamo, riesca ad ottenere un minimo di considerazione. Ancora una volta siamo senza parole…e decidendo di restare all’interno dei problemi relativi al personale dell’Asl in generale e del San Rocco in particolare, dobbiamo precisare con rabbiosa rassegnazione che la nostra fantastica Asl, somiglia pericolosamente a quel tipo che mentre perdeva il suo tempo migliore, a togliersi un bruscolo dall’occhio destro, ignorava totalmente la presenza di una trave di discrete dimensioni, nel sinistro…Già…e mentre, l’incrollabile serenità con cui la sanità de noautri distribuisce annunci e novità, costringe la platea a prendere atto della costituzione del nuovo Organismo indipendente di Valutazione che, tra l’altro, sarebbe deputato anche alla valutazione dei risultati delle performance del personale della sanità casertana, il personale stesso, è ancora in attesa delle somme dovute, derivanti dalla produttività dello scorso anno. E’ appena il caso di sottolineare a questo punto, che i coreografici annunci e proclami, che negli ultimi tempi sono grandinati dalla direzione strategica dell’Asl, presieduta dall’ineffabile DG Amedeo Blasotti, potrebbero essere considerati un condensato di spocchia, se soltanto si riflettesse sulla cifra approssimativa che il personale attende da mesi e sulla cui erogazione si cincischia e quindi paragonarla alla cifra di gran lunga superiore, sulla cui erogazione invece, ci si guarda bene dal cincischiare, visto che, in considerazione della pessima organizzazione generale a monte, se non si sborsano i lauti compensi previsti, a colpi di 700 euro a turno, ai medici convenzionati, si rischia di imballare il servizio, o no? Ma, per caso, secondo voi, esiste la possibilità che qualcuno si decida ad essere serio?, almeno per rispetto nei confronti dello stipendio che ogni mese puntualmente ed indipendentemente dal guadagnarselo o meno, porta a casa…Hasta la vista companeros!