– di Francesca Nardi –
Il probabile terzo mandato del governatore Vincenzo De Luca, sembra incutere un sacro terrore ai possibili rivali, in corsa per il seggio di presidente della Regione Campania, altro che semplice e normale timore della concorrenza o eccesso di cautela!…Ad un tratto…eccoli lì, tutti ligi alla norma e rispettosi delle leggi, per nulla possibilisti e niente affatto permissivi… perché a De Luca… si sa…non si consente nulla e si perdona ancor meno, e mentre una frangia di popolo resta incantata, dinanzi al rigore dei vari notabili in turno, a nessuno punge vaghezza di riflettere su cosa si agiti davvero, dietro questa incredibile sete di coerenza e di imparzialità che riesce persino a mettere d’accordo il forzitaliota Martusciello con la piddina Schlein… improvvisamente sulla stessa lunghezza d’onda, per sgombrare il campo dal “rischio De Luca”. E in previsione del caos che si prefigura imminente, il prudente Martusciello ha proposto al Pd, la possibilità di elezioni anticipate. La Schlein che si era premurata di avvisare che chi avesse dato il parere favorevole alla mozione di De Luca, (probabilmente certa che nessuno avrebbe osato) poteva ritenersi fuori dal partito…deve esser rimasta una ‘ntecchia di latta, quando ha saputo che nonostante l’autorevole veto, la Prima Commissione Permanente Affari Istituzionali della Regione, riunitasi sabato scorso, aveva dato il primo “OK” al terzo mandato per De Luca, con il voto contrario della destra e dei M5S. Tuoni e fulmini nella faretra, la segretaria del PD ha iniziato il giro delle sette chiese della sacra informazione, che, a latere delle cose serie, attendevano qualcosa di piccante su cui indugiare. A proposito di rigore, coerenza, giustizia, equidistanza ma soprattutto di onestà intellettuale e di interesse della Regione prima e della Nazione poi…riteniamo sia appena appena il caso, di evidenziare un paio di cosucce che a nostro modesto parere, dovrebbero essere tenute in una certa considerazione, nella logica della riflessione che dovrebbe portare a redigere un breve elenco delle condizioni indispensabili alla “ragione politica”, poiché è di ars politica che stiamo parlando e non di qualcosa che le somiglia molto da lontano, n’est pas? Chi teme la scissione del Pd, dovrebbe, invece di distrarsi a furia di temere, iniziare a ragionare seriamente, sul fatto che il recente curriculum politico della Schlein, è di per sé un annuncio di scissione…in aggiunta all’errore originario del PD, che consente l’accesso al voto, per il rinnovo della segreteria, a tutti e non soltanto agli iscritti del partito. Un errore gravissimo a nostro avviso, che attenta alla solidità socio-ideologica del partito e alla sua compattezza. Quando si è “liberi” di votare il nominativo del segretario di un partito, slegati da ogni vincolo, fatta salva una dichiarazione che, alla resa dei conti, potrebbe avere lo stesso valore del nulla di fatto, si potrebbe decidere di votare X o Y per decine di ragioni diverse da quelle ufficiali e tutte potenzialmente perniciose e disgreganti, sulle lunghe distanze. La Schlein, uscita assieme a Civati dal partito nel 2015, per divergenze con Renzi che a dire il vero, e con il senno di poi, sempre a parer nostro, era troppo in gamba per essere compreso al volo da tutti, ma proprio da tutti, rientra trionfante a tempo debito per diventare segretaria e da subito inizia a produrre, secondo il suo personalissimo giudizio, quel rinnovamento, per la cui posa in opera, sempre secondo la sua personalissima idea di essere e di agire, sarebbe stata votata…Ce la va sans dire che, del pregresso e soprattutto dei particolari del pregresso, la gentile segretaria conosce tanto poco quanto nulla, altrimenti si sarebbe preoccupata di snellire con grazia i bluff e i paraustielli con cui i rappresentanti di alcuni determinati piccoli kibbutz del pensiero consolidato, hanno sfilato in sua “virtuale” presenza o dinanzi all’acume presunto, dei suoi delegati…Pertanto, l’ostilità che in più occasioni, la Schlein ha mostrato nei confronti del presidente De Luca e che oggi, dinanzi al primo sì a favore del terzo mandato, raggiunge picchi vertiginosi, è la migliore dimostrazione della sua perfetta ignoranza dei fatti del Sud e dei risvolti socio politici ed umani di questa particolare parte del Sud…Ma ovviamente si farà di tutto perché la segretaria del Pd non esca da questo confronto con il carico di una figuraccia epocale e pur di evitarlo, finiranno in fondo alla fila, come da tradizione, tutte le buone ragioni che hanno spinto i consiglieri del Pd campano ad appoggiare De Luca e tutte le ottime e innegabili ragioni che indicano De Luca come l’unico governatore che può reggere il peso incredibile, di una regione come la Campania le cui mille sfaccettature storico-politiche si continuano ad ignorare. E poi, non dimentichiamo che esiste soprattutto, una verità inossidabile a sostegno dell’ostilità che si registra in una certa parte dell’universo politico, contro De Luca: la consapevolezza di non riuscire a sconfiggerlo chiunque sia o sarà l’avversario…quindi De Luca deve uscire dall’agone!, inutile quindi lanciare nel mucchio comunicati che definire patetici è un eufemismo e che purtroppo per gli autori e gli ispiratori risultano chiari e trasparenti come acqua di fonte, che lascia intravedere le inequivocabili intenzioni sul fondo… semi-melmoso. Hasta la vista companeros!