PAPERDI JUVECASERTA, FARINARO GETTA ACQUA SUL FUOCO: “FIDUCIA A CAGNAZZO, POSSIAMO RISALIRE”. D’ARGENZIO: “STIAMO COSTRUENDO UN’IDENTITA'”

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farinaro dargenzio 300x200 PAPERDI JUVECASERTA, FARINARO GETTA ACQUA SUL FUOCO: FIDUCIA A CAGNAZZO, POSSIAMO RISALIRE. DARGENZIO: STIAMO COSTRUENDO UNIDENTITA

di Alessandro Aita

CASERTA – Fiducia e ottimismo. Questo è quanto emerge dalle parole del presidente della Paperdi Juvecaserta 2021 Francesco Farinaro, intervenuto ieri a Cestisticamente Parlando, la trasmissione di Radio PrimaRete da anni partner dei colori bianconeri Il numero 1 della società di Terra di Lavoro è intervenuto nel salotto condotto da Alessandro Aita, Francesco Gazzillo e Rosario Pascarella con l’intento di fare chiarezza su quanto sta succedendo in queste settimane.

In primis, la situazione di classifica. Due soli punti, come lo scorso anno, e una striscia ancora aperta di sei sconfitte in fila, ma Farinaro non lascia trasparire agitazione: “Nonostante la matematica, la situazione non è così drammatica come lo scorso anno. La squadra ha elementi validissimi su cui possiamo puntare in una pronta risalita oltre al palazzetto che ci può permettere di lavorare con serenità”. E arriva, indirettamente, anche un attestato di fiducia nel lavoro del coach Damiano Cagnazzo: “Abbiamo sensazioni diverse rispetto alla maledetta stagione 23/24, ma vedo una condizione fisica nettamente diversa e un allenatore su cui abbiamo massima fiducia”.

Il presidente bianconero è convinto della bontà del roster, annunciando che, al momento, non ci saranno cambi di vedute: “Questa è una squadra costruita per ambire a qualcosa di più della salvezza, con giocatori abituati a veleggiare nelle parti alte della classifica; magari per loro è anche più difficile uscirne, ma hanno anche le risorse necessarie per poterlo fare. Penso che, dall’esterno, il roster debba ancora trovare la giusta alchimia, possono aver contribuito anche gli infortuni oltre al calendario ristretto“. Non è escluso però che, se le cose non migliorassero, si possa intervenire sul mercato: “Se vedremo che bisognerà fare degli interventi nel tempo, opereremo. Il mio ruolo nella costruzione della squadra? Sono colui che ha trovato le finanze per metterla su“.

Ma intanto la società è al lavoro per sostituire Antonio Mirenghi: “Siamo rimasti senza DG dopo il match con Salerno e ci ha messo in difficoltà. Questo ruolo rimane al momento scoperto e siamo alla ricerca di una figura che possa ricoprire questo ruolo per il presente e per il futuro, questa è la mia prima preoccupazione“. Si parla anche del coinvolgimento di Nando Gentile, parecchio discusso negli ultimi giorni, andando a svelare quale sarà il suo ruolo: “Arriva per dare un ruolo di supporto allo staff tecnico, non ha ruoli dirigenziali come quello dello scorso anno. Ci siamo incontrati e ci darà una mano, da interfaccia tra società, squadra e tecnico: ci serviva qualcuno che potesse ricoprire questa figura dall’immediato. Tra noi non c’è mai stato screzio, c’era stato un allontanamento ma la stima tra le parti è sempre rimasta immutata“.

Successivamente è intervenuto anche il capitano Mimmo D’Argenzio. Per lui, tornato a casa dopo anni alla Luiss Roma, vestire questa maglia non è uno scherzo: “Ho responsabilità enormi rispetto agli altri: quando perdiamo la partita io ne risento molto, al ritorno ad esempio non riesco a mangiare. Torno nella città dove mi sono innamorato della pallacanestro, avevo delle trattative in mano, poi mi ha chiamato il Presidente dicendomi che avrebbero disputato la serie B Nazionale. Ho firmato ancora prima dell’ufficializzazione, la mia responsabilità è tripla rispetto agli altri“.

Dopo aver dissipato qualche critica sul suo stile di gioco ‘frenetico’ (“Questo è sempre stato il mio stile“) parla dell’amalgama del roster: “Stiamo cercando la nostra identità. Siamo una squadra tutta nuova e solo Laganà e Diouf giocavano insieme lo scorso anno, nessuna squadra è ripartita da zero come noi. La squadra costruita mi piace molto nonostante i risultati e abbiamo avuto un avvio di campionato molto complicato con Roma, Fabo Montecatini, Roseto e Chiusi fuori casa, il nostro errore è il match di Salerno che abbiamo sottovalutato, approcciando male la partita. Poi ci si è messa la sfortuna con gli infortuni; abbiamo bisogno di fiducia e di trovare le gerarchie; ora c’è bisogno di sostegno dell’ambiente, non sarà come lo scorso anno. Ma capisco i tifosi al momento arrabbiati, vengono da un anno pessimo“.