– di Francesca Nardi –
“C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico”…Strano come nei momenti più drammatici della nostra piccola storia quotidiana, ormai ridotta a brandelli dalla risacca del pensiero, l’esigenza intima e pulsante di riflettere sugli avvenimenti, si annunci attraverso l’armonia dei versi e della musica…E non fa differenza alcuna, il buio di cui è imbevuta la notizia, né il risvolto, sovente immaginato come inevitabile conseguenza ed assai spesso, destinato a dissolversi in un paio di settimane. Oggi… Giorgio Magliocca si è dimesso dalla carica di sindaco di Pignataro e da quella di Presidente della Provincia…Una lettera di dimissioni addirittura magistrale, almeno quanto quella che mise in ginocchio i rancori di mezza provincia, quando alla vigilia di un presunto impeachement, l’ineffabile Giorgio, decorando le pause che inframezzavano in maniera delicatamente intenzionale, parole e sospiri, trasmise al mondo circostante un messaggio che, sgranando emozioni senza risparmio, più o meno apertamente lasciava intravedere un grave e subdolo attentato del destino, alla sua preziosa salute. Oggi, con arte consumata, sia pure virtuale, arpeggiando negli anfratti più dolorosi della memoria, Giorgio Magliocca, ancora una volta, calca la scena dell’immaginario collettivo, ricevendo applausi scroscianti, mentre evoca con espressioni struggenti un trascorso martirio giudiziario, quello del 2011 e, paventando il ripetersi dell’onta, getta drammaticamente la spugna, apparentemente rassegnato agli eventi, senza combattere. Dopo attente analisi della storia politica degli ultimi anni, risulta assai difficile essere ancora preda della momentanea distrazione di massa e basterebbe molto meno della struggente moviola di cui sopra, per frustare ed avviare alla corsa sfrenata, curiosità e tendenza al sospetto, inevitabili caratteristiche dell’indole dei brutti, sporchi e cattivi. Ed in verità sono ben altre, le idee strane e contorte che si affollano confusamente dapprima e poi sempre più chiaramente sullo scenario generale che si delinea e si estende, dinanzi allo sguardo sbarrato della mente, rispetto alle singole faccende relative ai singoli individui, al momento attenzionati e indagati. È questo il momento infatti, di sostare sulle parole, una ad una, sulle espressioni apparentemente banali, sulle memorie, sulle coincidenze…è questo il momento di andare oltre e spaziare nelle maglie circostanti, nelle presunte coincidenze che coincidenze non erano ed infine chiedersi perché, questa magnifica cavalcata della giustizia si inizia ad intravedere adesso e non prima…perché?… se, a giudicare da quel certo passaggio in quella determinata pagina, il tempo trascorso nell’inerzia apparente, sembra essere una monade isolata, avulsa dal contesto e soltanto dopo riposizionata…e riposizionata che sia, non può che destare meraviglia nell’attento osservatore che si chiede: ma allora chi?, chi e perché, chi ha avuto il potere di fermare a tempo l’uragano?, e chi oggi possiede la facoltà di far saltare le dighe?,…ancora e soprattutto perché? E cosa dovremo ulteriormente scoprire che desti stupore e provochi sdegno e confermi impronunciabili sospetti e lasci infine intravedere un’orrenda dimensione in cui il destino di un uomo, diventa quello della lucida pietruzza di un mosaico perfetto, posizionata dall’abile tocco del manovratore di turno… Hasta la suerte!
L’ex Presidente della Provincia di Caserta è stato da sempre un soggetto antisociale!
I concorsi truccati del 2022 e a pagamento ne sono stato l’emblema! Qualche epigono, figlia di qualche consigliere di maggioranza, ne è stata anche palesemente beneficiaria! Affidiamoci poi alla preterizione e per non parlare quindi di tutti gli appalti e delle loro multiple formule di affidamento! Corruzione, corruzione e corruzione: questa la musica che si ascoltava e, certamente, perfettamente allineata a quella del Comune e a quella della Regione! Tutto è infatti corruzione e quando la melodia è questa è facile cantare per tutti!
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