NURSING UP, DE PALMA SULLA MANOVRA: “MALCONTENTO TRA PROFESSIONISTI SANITARI, SCHILLACI FACCIA CHIAREZZA”

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DE PALMA   NURSING UP 300x205 NURSING UP, DE PALMA SULLA MANOVRA: MALCONTENTO TRA PROFESSIONISTI SANITARI, SCHILLACI FACCIA CHIAREZZA
ANTONIO DE PALMA_ Presidente Nursind Up

ROMA – Il Ministro Schillaci, dopo una giornata tesa per la sanità italiana, ha rassicurato che le risorse sarebbero state equamente distribuite tra il 2025 e il 2026. Un accordo notturno tra il Ministero della Salute e i vertici del MEF ha portato a un incremento di circa 1,2 miliardi per l’anno che verrà, rispetto ai 900 milioni inizialmente previsti dal DpB, aggiungendo il miliardo già previsto della precedente manovra.

Il Ministro dell’Economia, Giorgetti, ha confermato, quindi, che per il 2025 l’aumento complessivo sarà di circa 2,3 miliardi, in linea con le previsioni iniziali. Anche se non è il disastro temuto, rimane una magra consolazione rispetto alle aspettative.

«Nel balletto delle cifre, pretendiamo chiarezza: non possono essere nuovamente infermieri e altri professionisti a pagare», ha dichiarato Antonio De Palma, Presidente del Nursing Up, commentando le ultime novità sulla manovra.

Il DpB prevedeva inizialmente solo 900 milioni in più per il 2025, oltre al miliardo già previsto. Tuttavia, il MEF ha chiarito che l’incremento sarà di circa 1,2 miliardi, portando il totale per il prossimo anno a oltre 2 miliardi. Tuttavia, «gli incrementi per la sanità sono nettamente inferiori alle aspettative e alle necessità», ha aggiunto De Palma, notando che la cifra è lontana dai 4,7 miliardi previsti inizialmente.

La frammentazione degli interventi è insufficiente per affrontare le urgenze del personale sanitario. «Non possiamo aspettare ulteriori anni per vedere risultati concreti nelle buste paga. La sanità pubblica ha bisogno di fondi strutturali, non misure provvisorie», ha dichiarato De Palma, sottolineando l’importanza di un’immediata integrazione delle risorse contrattuali nel CCNL 2022/2024.

L’urgenza riguarda anche l’assunzione di nuovo personale e l’abbattimento delle liste d’attesa. «Gli infermieri e le professioni sanitarie sono stanchi di aspettare e meritano risposte rapide. Si abbia il coraggio di spostare parte delle risorse già impegnate per gli anni futuri direttamente sul CCNL in fase di rinnovo», ha detto De Palma.

Concludendo, De Palma ha ricordato che la manifestazione di protesta del 20 novembre, accanto ai medici, è ora ancora più giustificata e sarà più che mai carica di legittime motivazioni.