ROMA – Nursing Up e CNAI intervengono nuovamente sul “controverso caso” dell’Assistente Infermiere, esprimendo forti preoccupazioni.
I presidenti Antonio De Palma e Walter De Caro chiedono una sospensiva dell’accordo Stato-Regioni che introduce la figura dell’AI, definendola una “pericolosa scorciatoia” che minaccia la qualità dell’assistenza sanitaria e la sicurezza dei pazienti.
«Come possiamo parlare di evoluzione delle professioni sanitarie se operatori con sole 500 ore di formazione potranno diventare Assistenti Infermieri?» denunciano i due leader. Prevedono, senza un’inversione di rotta, una riduzione del 30% dei laureati in infermieristica nei prossimi anni e un ulteriore peggioramento della già critica carenza di personale.
Il comunicato evidenzia anche le problematiche salariali: con il nuovo contratto, l’Assistente Infermiere potrebbe ricevere aumenti quasi identici a quelli degli infermieri. «Otto euro di differenza sono un insulto alla professionalità», affermano De Palma e De Caro, segnalando il rischio di svalutazione della professione infermieristica.
Infine, rivolgono un appello alle istituzioni per sospendere l’accordo del 3 ottobre e lavorare su un piano strategico che valorizzi le competenze degli infermieri: «Non possiamo sacrificare la qualità dell’assistenza per una scorciatoia che non riconosce la vera funzione infermieristica».