A MENTE FREDDA #3 – PAPERDI JUVECASERTA SENZA FLOW OFFENSIVO CON LA FABO HERONS MONTECATINI. MA QUALCOSINA DA SALVARE C’E’

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cagnazzo 240x300 A MENTE FREDDA #3   PAPERDI JUVECASERTA SENZA FLOW OFFENSIVO CON LA FABO HERONS MONTECATINI. MA QUALCOSINA DA SALVARE CEDi Alessandro Aita

LUCCA – Un altro ko per la Paperdi Caserta nella terza giornata di campionato di Serie B Old Wild West. La squadra di Damiano Cagnazzo torna dalla Toscana con un 64-56 in favore della Fabo Herons Montecatini, inseguendo gli avversari per tutto il secondo tempo e non riuscendo a rientrare nella partita, toccando al massimo il -6 negli ultimi cinque minuti di partita.

L’ATTACCO LATITA – Quello che dovrebbe essere il maggiore punto di forza della Paperdi al momento latita. 67 punti a Roma, 70 con Salerno e 56 ieri: in totale 193 punti realizzati, con il 42% da due ed il 28% da tre che fanno dei bianconeri la terzultima fase offensiva del girone B. Come si spiega questa iniziale debacle? Il flow offensivo è davvero poco: tanti palleggi e poco movimento senza la sfera tra le mani, risultando troppo prevedibili a difesa schierata e costringendo gli esterni a dover forzare la giocata ogni volta, da Heinonen (ancora dietro la lavagna, ma con un solo tiro ‘dei suoi’) a D’Argenzio, passando per Ricci che ha salvato la baracca in qualche situazione con un paio di tiri ignoranti. Questa è una squadra che dovrebbe principalmente vivere di transizione ma gli avversari la stanno sistematicamente negando, e quelle poche volte che si riesce a spingere si combinano pasticci una volta su due. A questo, bisogna aggiungere una panchina un po’ povera di talento: avere Mastroianni, Abba e Marchiaro insieme in campo riesce a tenere botta dietro, ma quando si tratta di mettere punti a referto fa un po’ troppa fatica. Si è ancora lontani parenti della Piombino frizzante vista negli ultimi due anni, ma lo ‘Zeman della B’, come definito da Francesco Farinaro, sa di dover apporre dei cambiamenti: questa è una quadra che, per struttura, deve pensare poco e tirare molto, e al momento gli avversari non stanno concedendo ai bianconeri le proprie tendenze. Magari ci vorrà anche un Laganà in più, assente ieri per una botta al ginocchio: forse l’unico tra gli esterni ad avere delle vere e proprie letture di gioco da playmaker che, in fondo, male non fanno mai.

MIGLIORAMENTI DIETRO – Quantomeno si è visto qualcosa di meglio in difesa, soprattutto nel secondo tempo. Ma come, direte: 24 punti subiti nei primi 20 minuti, 40 nel secondo e si è andati meglio dopo l’intervallo? Sì, ve lo spiego subito. Appare lampante guardando la partita: tra primo e secondo quarto la Fabo Herons ha sbagliato una miriade di conclusioni con metri di spazio e piedi a posto, partecipando allo ‘sperpetuo offensivo’ visto al PalaTagliate: se la Juve aveva chiuso con un pessimo 6/32, non è che Montecatini avesse fatto meglio con 9/30. Dal terzo parziale in poi i padroni di casa hanno sì aggiustato le percentuali, ma le amnesie difensive sono state molto meno, provocando un bel po’ di palle perse e di tiri contestati: con l’attacco che funziona a spizzichi e bocconi, bisognerà rimboccarsi le maniche proprio nella propria metà campo.

COSA SALVARE (?) – Qualcosa di buono lo si è visto. Nonostante la taglia non sia eccezionale, Caserta riesce a tenere bene a rimbalzo, vincendo la lotta in pitturato con 42 rimbalzi a 38 e una sostanziosa doppia doppia di Diouf da 14+12, con tutti che danno una mano in questo fondamentale. Il solito tanto cuore di Davide Mastroianni, che nelle idee del roster dovrebbe forse essere l’ultimo esterno e alla fine butta tutto e di più sul parquet in 24 minuti di utilizzo. E la reazione dell’ultimo parziale, con una squadra che, senza dover pensare troppo, ha ritrovato confidenza con il canestro: emblematico che la Juve vinca l’ultimo parziale per 19-24, ma soprattutto con 9/13 complessivo al tiro, quando si lascia i pensieri alle spalle andando in attacco a spada tratta, senza ragionare troppo. Gli unici minuti in cui abbiamo visto chi dovrebbe essere la Paperdi. Domenica arriva la corazzata Roseto al PalaPiccolo: magari, senza l’assillo di dover fare risultato a tutti i costi, le percentuali diventerebbero più consone a chi dovrebbe essere la Paperdi Caserta…

Fabo Herons Montecatini – Paperdi Juvecaserta 64-56

(11-11, 13-8, 21-13, 19-24)

Fabo Herons Montecatini: Arrigoni 16 (7/9, 0/2), Trapani 14 (1/2, 3/7), Sgobba 10 (0/4, 3/8), Klyuchnyk 8 (4/5, 0/1), Benites Vicente 7 (0/0, 2/3), Chiera 6 (0/1, 1/6), Mastrangelo 3 (0/1, 1/3), Dell’uomo 0 (0/3, 0/1), Natali 0 (0/2, 0/0), Aminti ne, Giannozzi ne, Fernández ne. Allenatore: Barsotti

Paperdi Juvecaserta: Diouf 14 (6/7, 0/0), D’argenzio 13 (2/7, 1/7), Ricci 9 (0/5, 3/8), Romano 9 (1/5, 2/2), Mastroianni 7 (2/6, 1/3), Heinonen 3 (1/5, 0/2), Azzaro 1 (0/2, 0/0), Marchiaro 0 (0/1, 0/1), Abba 0 (0/1, 0/0), Pisapia ne, Kumer ne. Allenatore: Cagnazzo

Arbitri: Secchieri di Venezia e Tognazzo di Padova

Fabo: tiri liberi: 10/13 – Rimbalzi: 35 5 + 30 (Arrigoni 7) – Assist: 19 (Chiera 5)

Paperdi: tiri liberi: 11/16 – Rimbalzi: 37 9 + 28 (Diouf 12) – Assist: 11 (D’argenzio 4)

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