OSPEDALE, COORDINAMENTO E DEP: LA PROTESTA DEL NURSIND “QUESTA MAPPATURA NON LA CONDIVIDIAMO”

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La Segretaria Aziendale del Nursind, Susan Covelli, ha inviato una nota in cui spiega dettagliatamente la posizione del sindacato in ordine alle ultime vicende, che hanno determinato forti contrasti tra direzione generale e sindacati. Argomenti sensibili quali gli incarichi di coordinamento e il Dep, continuano ad essere al centro della discussione

“Questa mappatura non la condividiamo.
𝐀 30 anni dalla Legge 739/94: il concetto chiave degli ultimi 30 anni è stato “𝐩𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞” la parola chiave dei prossimi 30 noi ci auguriamo che sia una sola: “𝐢𝐧𝐟𝐮𝐧𝐠𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚’ “.
Chi si sognerebbe mai, in un Ospedale, di porre un ECG all’attenzione di un dermatologo, anziché di un cardiologo? Chi si sognerebbe mai, in un Ospedale, di porre una TAC all’attenzione di un gastroenterologo, anziché di un radiologo?
Allo stesso modo se in un Ospedale un paziente necessita di Wound care o Stoma care, 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘳𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘵𝘦𝘳à 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘐𝘯𝘧𝘦𝘳𝘮𝘪𝘦𝘳𝘦. Se un paziente necessita di un PICC o un MIDLINE, 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘳𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘵𝘦𝘳à 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘐𝘯𝘧𝘦𝘳𝘮𝘪𝘦𝘳𝘦.
Queste prassi, solo per citarne alcune delle più note, non sono ancora così chiare e scontate o almeno non lo sono in maniera omogenea in tutte le Aziende Sanitarie del Paese, e se una cosa non è chiara e scontata non è automatica nella sua attuabilità (“𝑪𝒉𝒊 𝒔𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒖𝒊, 𝒄𝒉𝒊 𝒎𝒆𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒄𝒂𝒓𝒅𝒊𝒐𝒍𝒐𝒈𝒐 𝒑𝒖𝒐’ 𝒆 𝒔𝒂 𝒗𝒂𝒍𝒖𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝑬𝑪𝑮?”).
Mi sono servito di questa premessa perché secondo me, come si può facilmente dedurre, la chiave di volta per una realistica emancipazione professionale infermieristica, non può che essere 𝐥’𝐢𝐧𝐟𝐮𝐧𝐠𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚’, ovvero l’insostituibilità giuridicamente riconosciuta.
Se una professionalità è infungibile, diventa indispensabile in Azienda proprio per la sua unicità e specificità.
Se una professionalità è infungibile, diventa riconoscibile ed identificabile: l’affidabilità che viaggia a braccetto con il nome del professionista, dipende dal suo valore, che è direttamente proporzionale al suo sapere, sapere essere e saper fare.
Se una professionalità è infungibile, il professionista deve documentare e firmare sempre tutti i suoi atti e le sue procedure, con tutti i considerevoli risvolti medico – legali: è inevitabile, perché tutto ciò che scrive un professionista, è ciò che fa.
E soprattutto se la professionalità infermieristica diventa infungibile, l’Infermiere non necessiterebbe solo di Incarico Professionale che in questa distribuzione pre natalizia consentitemi il termine non ci sono né per quelli esperti né per gli infermieri specialisti.

𝐈𝐧 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐬𝐞 𝐚 𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐚’ 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐞𝐬𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐮𝐧 𝐈𝐧𝐟𝐞𝐫𝐦𝐢𝐞𝐫𝐞, 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐜𝐪𝐮𝐢𝐬𝐢𝐫𝐚’ 𝐮𝐧 𝐞𝐥𝐞𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐢, 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢, 𝐜𝐨𝐧 𝐞𝐧𝐨𝐫𝐦𝐢 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 collettività .
In questa mappatura degli incarichi da voi partorita, trova posto una visione che non è la nostra, che non ci appartiene, che non possiamo assolutamente condividere. Non valorizza la professione anzi la stessa ne esce umiliata. Noi oggi ci ritroviamo in quello che dichiarava il filosofo Vittorio Adorno “ che la forma più alta di moralità è non sentirsi mai a casa, nemmeno a casa propria, non bisogna mai sentirsi troppo a proprio agio. Bisogna sempre essere un po’ fuori posto “ Ecco il senso che avvertiamo nel leggere questa mappatura è proprio quello di sentirsi fuori luogo non a proprio agio e molto fuori posto Pertanto vi comunico che il Nursind non apporrà la sua firma su questo documento e chiedo che questa nostra posizione venga messa a verbale e agli atti”.

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