LA CONSIGLIERA DI MINORANZA RIVENDICA IL SUO COSTANTE NO AI BIODIGESTORI-AMBROSCA
I SUOI COLLEGHI PREOCCUPATI SOLO DI EVITARE L’ODORE DEI CARICHI DI LETAME
CANCELLO ED ARNONE (Raffaele Raimondo) – La consigliera comunale di minoranza Annamaria Di Puorto, in ordine alla dibattuta questione degli impianti di biogas nel Basso Volturno (unico attualmente in veloce costruzione quello lungo via Fiume Morto, a pochi passi da Borgo Appio, in tenimento di Grazzanise) ha fatto pervenire allo scrivente delle pacate e rispettose precisazioni che è doveroso rendere note:
“…sono stata io – fa osservare l’eletta – a richiedere di discutere l’argomento in Consiglio, luogo deputato al confronto, piuttosto che sui social. Inoltre, è stato omesso di riferire che durante il Consiglio ho protocollato una lettera contenente le principali perplessità espresse dai cittadini. Gli altri membri della minoranza si sono limitati a menzionare l’esistenza di un liquido sperimentale, in fase di test a Milano, che potrebbe essere utile per evitare l’odore dei carichi di letame durante il trasporto. Era giusto fornirle la versione corretta dei fatti, anche se comprendo che alcuni preferiscano il palcoscenico.
Per correttezza, le invio anche la lettera che ho consegnato in Consiglio. Sarà sua la scelta se e come dare le giuste informazioni. L’unica a opporsi a questo progetto sono io da due anni, tanto che fu proprio questa la ragione per cui decisi di candidarmi come sindaco, con l’obiettivo di evitarne la realizzazione”. Nulla contestiamo di quanto la consigliera, figlia e sorella d’arte, ha dichiarato. Aggiungiamo soltanto che la sala consiliare resta senz’altro sede ufficiale della dialettica politica; eppure i social e anzitutto i canali dell’informazione cartacei e multimediali fan bene in parallelo a svolgere il loro lavoro, a vantaggio specialmente di quanti – per occupazioni prioritarie, pigrizia, indifferenza o irresponsabilità – non frequentano le sedi istituzionali e quindi poco o niente sanno, in anticipo, delle buone opere o dei disastri che compiono i pubblici amministratori.
In quanto alla lettera che la Di Puorto ha letto nel corso della seduta consiliare del 17 settembre us va detto che è densa di riferimenti a difesa dell’ambiente e della comunità e perciò merita di essere integralmente diffusa. Per il momento ci limitiamo a stralciare solamente l’incipit: “Egregio Signor Sindaco, Assessori, Consiglieri Comunali, Oggi ci troviamo a discutere un progetto di rilevanza significativa per il nostro territorio: la proposta di project financing presentata dalla società Retina Holding SECONDA Srl per la costruzione di un impianto di produzione di biometano derivante dalla digestione anaerobica di reflui zootecnici e sottoprodotti agricoli…”.
In attesa di procedere con la versione testuale, sembra opportuno rilevare che la nota dipuortiana limiti l’osservazione al solo impianto della “digestione anaerobica” dei liquami provenienti da aziende agrozootecniche prevalentemente bufaline (nonostante la spaventosa ecatombe avvenuta in certe unità produttive!!!). E’ veramente così? Lo vedremo al più presto!