ROMA – Chi ben comincia è a metà dell’opera. La Paperdi Caserta fa la corsara al PalaTiziano e vince meritatamente la sfida contro la Virtus Roma, apripista del campionato di Serie B Nazionale per 58-67. Quaranta minuti probabilmente figli della preseason, in cui entrambe le squadre sono andate a strappi, ma con Damiano Cagnazzo che alla fine sorride a trentadue denti guardando ai segnali positivi lanciati dai suoi ragazzi. Che hanno messo a segno il colpaccio contro una delle squadre accreditate per le zone alte di classifica.
RIPARTENZA – Un primo quarto da incubo. I bianconeri hanno faticato parecchio nei primi dieci minuti, sbattendo costantemente contro la difesa dei capitolini che gli negava un qualsivoglia vantaggio, mentre dall’altra parte si soffriva oltremodo a rimbalzo. Il 19-11 dei primi dieci minuti è parso un vero e proprio affare, ma dal rientro in campo si è vista un’altra squadra, che ha deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo spendendo anche qualche fallo di troppo. Così facendo però è finalmente tornata l’arma primaria di questa versione di Caserta: la transizione. Con Mimmo D’Argenzio a correre il campo come un centometrista ogni volta che aveva l’occasione, la Juve ha iniziato a costruire più tiri adatti alle sue caratteristiche, con l’inerzia che è diventata piano piano di colore bianconero.
C’E’ CHI PUO’… – Oltre al ritmo di gioco, c’è una sostanziale differenza rispetto allo scorso anno: questa squadra ha il killer istinct. Ha giocatori che sanno vincere una partita punto a punto e sanno cosa devono fare per portarsi a casa il successo, che in questa categoria ci sguazzano. Lo sa Antonello Ricci, autore di una partita sartoriale nonostante le sole due settimane di preparazione al completo, risultando importantissimo nel primo strappo casertano. Lo sa Baye Modou Diouf, sempre pronto sotto le plance in attacco e capace di gestire la propria situazione falli in difesa. E lo sa Matteo Laganà, che dopo una partita offensivamente al di sotto della sufficienza mette i tiri importanti nel finale che mettono la parola fine al match. Ma sono arrivati altri segnali importanti: da un D’Argenzio che ha messo canestri importanti nel secondo quarto alle piccole cose di Alessandro Azzaro, seguita dalla intensità di Davide Mastroianni e Benjamin Marchiaro ad un Raffaele Romano apparso più maturo di quando lo avevamo lasciato. In difficoltà Osku Heinonen, a cui sono state tolte le conclusioni preferite, quelle in uscita dai blocchi. Ma si sa, i momenti per i tiratori puri arriveranno.
DIMOSTRAZIONI – Roma, sulla carta, è una delle squadre favorite del girone, quantomeno per un posto di rilievo nella griglia playoff. Ma con questa partita la Juve dimostra che sa vincere partite al di fuori del proprio contesto: ci immaginavamo una squadra che avesse bisogno di almeno ottanta punti per esultare alla sirena finale e invece, dopo i primi quaranta minuti, si sorride per un roster che concede soltanto 58 punti fuori casa (aiutata anche dalle percentuali rivedibili, soprattutto ai liberi, degli avversari). Intanto questo è un dato di cui tenere conto. Che potrà rendere la Paperdi Caserta una vera e propria mina vagante del girone B.
Virtus GVM Roma 1960 – Paperdi Juvecaserta 58-67
(19-11, 10-25, 18-17, 11-14)
Virtus GVM Roma 1960: Whelan 12 (3/5, 1/6), Conti 11 (3/7, 1/5), Ancellotti 10 (3/3, 1/2), Valentini 7 (1/3, 1/2), Siberna 6 (3/4, 0/3), Visintin 5 (2/4, 0/1), Edoardo Caversazio 4 (0/2, 1/3), Santiangeli 3 (0/1, 1/6), Zoffoli 0 (0/2, 0/0), Fokou 0 (0/1, 0/0), Ranucci ne, Branchi ne. Allenatore Tonolli
Paperdi Juvecaserta: Ricci 16 (2/2, 4/6), Diouf 12 (6/6, 0/1), Laganà 10 (1/2, 1/7), Romano 10 (1/2, 0/3), D’argenzio 9 (0/2, 2/9), Heinonen 3 (0/2, 1/5), Mastroianni 3 (0/1, 1/2), Azzaro 2 (1/1, 0/1), Marchiaro 2 (1/1, 0/2), Abba 0 (0/1, 0/0). Allenatore Cagnazzo
Arbitri: Giustarini di Grosseto e Rinaldi di Livorno
Roma: tiri liberi: 10/27 – Rimbalzi: 39 17 + 22 (Ancellotti 9) – Assist: 16 (Caversazio 4)
Caserta: tiri liberi: 16/22 – Rimbalzi: 30 5 + 25 (D’argenzio 6) – Assist: 12 (D’argenzio 3)