CASERTA – Nota stampa della CGIL Caserta, che sorride per gli ottimi risultati per la raccolta firme contro la legge sull’autonomia differenziata: “Un risultato straordinario nella città di Caserta e in tutta la provincia: ai banchetti raccolte 12 000 firme grazie alla sinergia del comitato provinciale a sostegno della campagna referendaria contro la legge sull’autonomia differenziata!
Le firme cartacee si sommano a quelle on line, che in Campania sono arrivate a 103 000 e hanno visto un contributo straordinario di tutta la regione, con un totale di 180 mila firme, ai banchetti, nelle sedi e sui luoghi di lavoro. Un Arcobaleno di forze democratiche, sindacati, partiti, associazioni, comitati cittadini e Comuni, in un’articolazione territoriale che non si è mai fermata e che convintamente è stata tra le persone, con l’obiettivo di far conoscere le nefaste conseguenze di questa legge scellerata, per costruire le basi che andranno oltre la fase di raccolta delle firme: arrivare al referendum promuovendo la partecipazione di tuttə attraverso il voto.
Un sí per cancellare quella legge e rivendicare un’Italia UNITA, LIBERA E GIUSTA. Sono già evidenti i primi effetti di questa legge ingiusta, che divide e danneggia intere aree, che impoverisce il lavoro, che compromette le politiche ambientali, che colpisce istruzione e sanità pubbliche, smantellando anche il welfare universalistico, che penalizza i comuni e le aree interne e frena lo sviluppo. Ci siamo messi insieme, partendo da quello che ci unisce, facendoci comunità e attraversando le piazze, i luoghi di lavoro, laddove i bisogni non hanno risposte, mentre crescono le disuguaglianze, la povertà, dove i diritti sono calpestati.
Questo straordinario risultato è stato possibile perchè un NOI COLLETTIVO ha messo a disposizione della causa ogni sforzo possibile e la risposta della cittadinanza è stata quella che oggi certifichiamo con il dato della raccolta: solo INSIEME è possibile costruire partecipazione e consapevolezza e contrastare le leggi ingiuste che colpiscono i diritti delle persone, che generano emarginazione e solitudine e che, come in questo caso, attaccano diritti costituzionali e generano una secessione dei ricchi. Non siamo ad un punto di arrivo ma di partenza: affronteremo il percorso che ci porterà al voto, continuando a stare nelle piazze, nei luoghi di lavoro, perché la partecipazione democratica di tutte e tutti può fermare questa legge e restituire dignità al Paese, contrastando in tutti i modi possibili le eventuali accelerazioni del governo che vorrebbe già assegnare le prime materie alle Regioni leghiste.
La campagna referendaria nazionale si è conclusa con 1 milione e trecentomila firme: non sono solo numeri e parlano al Governo, parlano al Paese, raccontano di un Italia che non ci sta a spaccarsi, che crede nell’unità, nella giustizia sociale, nella libertà”.