ASL, TRASFERIMENTI A DISCREZIONE & CARENZA DI “SCUORNO”

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(f.n.)  – Si è fatto finta di niente ieri, si finge di non vedere oggi, ci si distrarrà volontariamente domani, ci si convincerà di avere male interpretato un passaggio dopodomani, poi…arriverà, anzi è già arrivato… il momento in cui quella ‘ntecchia di pazienza residuale che la saga della cofecchia, in atto all’Asl, ti ha benevolmente lasciato e decidi che, forma o non forma, è il caso di tagliar la testa al toro e depositare sul tavolo, bene in vista, affinché sia percepibile ai più, il macigno di solido sdegno, che rischia di travolgere ogni proposito residuo di opportuno controllo. In una dimensione schiava e sottomessa al potere politico, nelle cui disposizioni, ed iniziative fioriscono come funghi dopo la pioggia, i segni imprescindibili, anche allo sguardo dei meno esperti, del favore, della raccomandazione, della miopia, dell’ingiustizia grassa e spudorata, priva di qualsiasi remora e considerazione per chi subisce, con il trascorrere impunito ed impunibile del tempo, l’andazzo ignobile delle raccomandazioni ha assunto proporzioni qualitativamente nauseabonde. In maniera inversamente proporzionale, sembra quasi che alla strafottenza di certi favoritismi, facciano eco indecenti trattamenti nei confronti di chi non può contare né ha intenzione di farlo, su qualche politico de noautri che conti, nel senso che faccia numero nella smorfia.  Qualche tempo fa avevamo pubblicato la storia di una dipendente dell’Asl, residente a Caserta Città, ma in servizio in un Comune dell’Alto Casertano, che aveva chiesto un avvicinamento, dal momento che aveva una bambina affetta da una seria patologia che richiedeva una presenza più assidua della sua mamma. La richiesta era stata effettuata nella maniera meno produttiva e quindi senza l’aggiunta di letterine di raccomandazione a firma del tal politico, né preannunciata dalla telefonata amicale di qualche persona influente…Nada de nada e quindi la dipendente, nonostante i seri problemi che ogni giorno si trovava ad affrontare, fu inviata malamente de facto a comprare il sale…Già, infatti non le furono risparmiate al momento opportuno, neppure le volgari battute spiritose (sic) di qualche funzionario  “splendidamente avvacante”…Intanto, poiché la legge è uguale per tutti, specialmente nei corridoi dell’Asl, e se uno chiede il trasferimento è indispensabile che vi sia una adeguata compensazione…dicevamo, poiché la legge è uguale per tutti, ce la va sans dire che quando colui o colei che deve essere trasferito è raccomandato dal politico o da uno dei suoi delegati, la compensazione si trova nell’arco di dieci minuti ed il tutto, uauuu!, assume (secondo loro) il magico alone della legittimità…Il problema sorge quando i politici non sono consultati…e quindi per punire l’atto di arroganza?, già!… di una persona seria e pulita, la si manda a per i campi, n’est pas?…E non finisce qui dal momento che certi politici che, siamo certi, dalla prossima legislatura godranno anche dello ius primae noctis, si concedono il lusso di chiedere comandi vari all’Asl, per qualche assistente sociale che, nel mese di agosto, quando tre quarti di umanità è in ferie e l’ultimo quarto sonnecchia,  si erano resi indispensabili per portare il loro geniale sostegno ad una certa commissione, facente parte del consiglio regionale…L’Asl nella persona del direttore generale e dei suoi fidi direttore sanitario ed amministrativo, ovviamente, come peraltro abbiamo scritto a suo tempo, aveva prontamente acconsentito allo schioccar di dita del politico, nella fattispecie il presidente del consiglio regionale, nel timore che la suddetta commissione non potesse far fronte all’immane sovraccarico di lavoro, cui sarebbe stata sottoposta, proprio nel mese di agosto… E l’assistente sociale richiesta, quella e non un’altra, prontamente salì sull’auto blu munita di autista e volò verso la sua nuova destinazione …il fatto che nessuno l’abbia vista nel mese previsto, dipenderà forse, soltanto dal fatto che come abbiamo detto in precedenza, i famosi quarti di popolazione erano in ferie…Chissà se la poverina si fidava a lavorare tutta sola …e soprattutto se la compensazione non ha valore per la categoria…E non finisce qui, perché nonostante la grave carenza di personale al carcere di Santa Maria Capua Vetere, qualche tempo fa, zigzagando in mezzo alle proteste sindacali, una dipendente prestata al servizio in carcere veniva richiamata, non si sa perché e sistemata nei pressi della direzione sanitaria… “ma noi abbiamo inviato altri due infermieri per sopperire alla carenza nel penitenziario”…tuonava il bravo Ds Misso dall’Asl per far fronte alle proteste…Già…ma i due erano stati inviati nel reparto in cui con dieci pazienti vi erano ben sedici infermieri…e non là dove erano indispensabili…Un’altra questione misteriosa che si muove lungo le pareti come se fosse un animaletto strano che non ha alcun interesse a farsi beccare…Già perché sarebbe carino  pescare l’inghippo nell’uno e nell’altro trasferimento, visto che la povera dipendente che non ha avuto l’ombra di un chilometro di avvicinamento a casa, pur avendo mille ed una ragione per essere ascoltata è ancora nell’alto casertano…Dovete vergognarvi, dal primo all’ultimo…Hasta la verguenza!

4 Commenti

  1. Ogni tanto cercate di fare qualche opera buona verso chi non ha santi in Paradiso, non pensate solo a voi.
    Il Padreterno vi guarderà con occhi diversi.

  2. Dovrebbero anche togliere tutti gli infermieri raccomandati che numerosi siedono dietro le scrivanie dei distretti sanitari.

  3. Dopo Afragola e Casoria, nel rispetto della coerenza, il prossimo direttore sarà qualche “scissionista” di Secondigliano.
    Siete d……. protetti e garantiti da altri d…….. (i politici ed i servitori/o servi che dovrebbero rappresentare lo stato.
    Mettetevi con la testa nel ….. se avete gli attributi. Ma ho i miei dubbi, tanto u’ mes va e ven, oltre a quello che non si vede [(il cosiddetto NERO)].

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