INFORMAZIONE, FALSA DISCRIMINAZIONE E…POLITICI DI RANGO

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   –   di Francesca Nardi   –                                                                 

COMPENSAZIONI DIVINE INFORMAZIONE, FALSA DISCRIMINAZIONE E…POLITICI DI RANGOUna giusta ed obiettiva analisi dei fatti e quindi una chiara consapevolezza degli accadimenti, eviterebbe la nascita di luoghi comuni, convincimenti lamentosi, sovente di comodo e soprattutto contribuirebbe ad una organizzazione pubblica e privata, basata sulla ragione…e, ce la va sans dire che, dalla ragione intesa come precisa facoltà di pensare e discernere, all’elaborazione di eventuali strategie, sarebbe davvero questione di poco…Ma… la scarsa propensione a meditare che ci contraddistingue e ci consente di volteggiare nello spazio, secondo le emozioni, planare ed atterrare nel corteo più “in”, abbracciando con mirabile entusiasmo la qualsiasi causa del momento, che verrà puntualmente accantonata dopo la prima curva…ci porta inevitabilmente ad affrontare ed a gestire il quotidiano, affetti da una grave fragilità, permeabile soltanto alle emozioni, con tutto ciò che ne consegue. Il preambolo, amigos, viene formulato, sempre nella speranza che ci si fermi una ‘ntecchia di minuto ad interrogarci sulla cronicità delle idiozie, che la nostra incorreggibile evanescenza, ci induce a declinare come dichiarazioni di principio a lungo meditate, in virtù di ciò che abbiamo analizzato…Tra le nostre convinzioni preconcette, vi è quella che il nostro povero Sud sia stato, sia e sarà sempre discriminato in tutto e per tutto…ma, per carità di Dio e di patria, evitate di chiedere a qualcuno la ragione della presunta discriminazione…lo mettereste in imbarazzo!. Ciò che accade dall’altra sponda del Volturno in poi, merita attenzione continua nel bene e per quanto riguarda il male, giusto il tempo di dare la notizia un paio di volte…è vero! Per quanto riguarda il Sud, invece sembra che avvenga l’esatto contrario e che la massima attenzione sia riservata alle notizie relative alla criminalità organizzata, cui viene riservata una particolare attenzione, tanto è vero che, mentre la nostra provincia passava alla storia contemporanea come terra di camorra, si aveva l’impressione che, fatta salva  l’eccezione, nel resto d’Italia i tipi sospetti coltivavano i “non ti scordar di me” e quelli “attenzionati” allevavano anatre e oche ed i più spregiudicati pensavano a  produrre il foie gras…Poi…qualche tempo fa, di fronte alla tragedia di Talanico e ad una storia spietata che ritualmente riemerge, assieme al ribollire del fango che travolge e distrugge… un dramma irrisolto che all’improvviso riprende forma e si fonde nella forza immane della natura e trascina con sé, una madre e suo figlio, quasi a ricordarci che, mentre tu sei inerme, gestito dal nulla, rappresentato da tre righe di cordoglio in giacca e cravatta,  lei natura e terra, stanca di essere umiliata, può diventare matrigna…Dinanzi a tutto questo …dinanzi a quella news rapida che i Tg nazionali lanciano nel mucchio,  capita che qualcuno si chieda perché e, quando l’immane tragedia si ripete in Emilia Romagna, a distanza di un solo anno da un’altra devastante alluvione e si registrano due dispersi e i Tg iniziano, giustamente, ad imperversare e le trasmissioni in prima serata, sono dedicate in gran parte al dramma dell’Emilia… allora pensi che sia giusta tanta pietosa attenzione, ma ti chiedi ancora una volta, perché…perché il dramma campano sembra avere un colore diverso da quello emiliano….perché il dolore resta conficcato nella nostra terra, senza possibilità di consolazione ed altrove viene comunicato e reso parte della vita di ognuno, come è giusto che sia…perché siamo un Paese unito, unito meno un pezzo e ti chiedi perché le visite di prammatica, si facciano solo da qualche parte e da qualche altra, gli stivaloni di gomma, forse, siano terminati. Questa volta abbiamo deciso di risponderci sul serio, per evitare almeno di bluffare con noi stessi, senza continuare a cincischiare con la storiella del povero Sud, nella certezza che a nessuno possa piacere essere definito “quello del povero Sud” ed abbiamo pensato che forse… era arrivato il momento di farla finita con il Sud discriminato ed ignorato…Riteniamo che le risposte che ostinatamente non arrivano, in fondo siano le più semplici da dare ed anche le più scomode…Se ci soffermiamo sui contenuti di alcune delle trasmissioni in prima serata, in cui si parla del dramma dell’Emilia, al di là dello spazio dedicato ai danni, alle persone costrette ad evacuare, ai beni perduti, alla ricostruzione lenta, al dolore di questa gente che all’improvviso ha perduto tutto, sarà facile notare come, per gran parte della trasmissione, si parli di politica, si facciano nomi senza alcuna remora, si faccia chiaramente una campagna elettorale continuata e orientata a favorire l’uno a dispetto dell’altro. In definitiva, la compassione manifestata è senz’altro sentita ma… crudele a dirsi, talvolta sembra soltanto l’occasione per imbottire la faretra di qualcuno di nuove frecce e favorire l’attacco demolitorio, verso questo o quello…E allora comprendiamo, giocoforza, per quale motivo tanta attenzione non viene dedicata alla Campania, con particolare riferimento alla provincia di Caserta, situata praticamente in fondo alla fila e seminascosta dal cappello di colui che si è posizionato davanti… Davvero elementare la risposta che, peraltro, con la famosa “discriminazione” non ha niente da dividere …Quale trasmissione potrebbe essere interessata ad una “diminutio” organizzata, dei nostri politici rispetto ad altre forze avversarie?…Di cosa parliamo signori?, l’attenzione che l’informazione riserva, secondo l’occasione, ad altre province del Paese, si fonda su basi politiche, indipendentemente dal colore, di una certa solidità e si attende la prima occasione ghiotta, per attaccare i politici locali di una certa parte, per favorire la parte opposta. Con i nostri politici, ahinoi, nessuno corre una ‘ntecchia di pericolo…Ogni mattina puntualmente i loro collaboratori li informano dell’evento del giorno, nel bene e nel male e loro, carucci e puntuali, come un orologio a cucu, inviano un bel comunicato a prova di grammatica ed intriso di passione. Punto! Per tutto il resto… “nada de nada”…fatto salvo il comunicato di cordoglio o di commemorazione che, in verità fanno a gara per inviare per primi. Praticamente inutile da parte loro, a questo punto della storia, dare segni di fastidio e di intolleranza, prima di avere spiegato per quale motivo, nonostante le centinaia di denunce scritte e provate e regolarmente pubblicate, carte alla mano, sulla gestione allegra della sanità in provincia di Caserta, nessuno di essi abbia mosso un solo dito o emesso un solo fiato, per tentare di cambiare le cose…almeno pe ffà vedé… Due sono i fatti: o i consensi che avrebbero ipoteticamente perduto, valgono di più della qualità dell’assistenza ai pazienti, oppure non hanno voluto urticare la sensibilità delle Direzioni generali di Asl ed Ospedale,  perdendo così l’occasione, di promettere qualche avanzamento o assunzione ai loro fans …Pertanto…be quiet! Per quel che riguarda il resto, riteniamo sia quindi comprensibile il tiepido interesse dell’informazione nazionale nei nostri confronti…I nostri politici per quanto si sbattano e si offendano e talvolta si esprimano in modalità discutibile assai, non riescono ad essere interessanti, al di là del commento sull’ultimo giro di waltzer di un calabrone con l’asma. Hasta la vista!