AISI, SACCOMANNO E ONESTI SUL FUTURO AMBULATORI E POLIAMBILATORI

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AISI AISI, SACCOMANNO E ONESTI SUL FUTURO AMBULATORI E POLIAMBILATORIROMA – «La tutela della salute della collettività è un tema davvero caldo che, in un momento delicatissimo per il nostro sistema sanitario, deve gioco forza coinvolgerci tutti, ognuno con il suo ruolo e le sue responsabilità, in un percorso dove non si può prescindere dallo spirito di collaborazione e dall’unità di intenti, accomunati dal medesimo obiettivo da raggiungere. 

Non è affatto possibile immaginare di elevare la qualità delle cure, sia del pubblico che del privato, senza tutelare il professionista sanitario, “deus ex machina” dell’indispensabile ricostruzione a cui tutti doverosamente puntiamo. 

Sono queste le principali premesse con cui l’Uap, Unione Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata, ha deciso di organizzare la manifestazione massiva del prossimo 25 settembre a Roma, al Teatro Brancaccio: con uno spirito forte e combattivo, ma nel contempo con la positività che contraddistingue determinate sfide da vincere, nella piena consapevolezza della legittimità delle proprie istanze. 

E noi di Aisi, prima di tutto come componente di Uap, ma anche con la nostra identità di giovane realtà che guarda alla crescita delle imprese sanitarie indipendenti che rappresentiamo, dislocate su tutto il territorio nazionale, non potevamo sottrarci a questo importante impegno, nell’ambito del sostegno e della valorizzazione di quel “sistema” rappresentato da ambulatori, poliambulatori, laboratori, ospedali privati e accreditati, che chiede legittimamente sempre maggiore considerazione e che rappresenta la linfa vitale di una realtà che doverosamente può e deve compiere passi in avanti, essendo così importante per le cure erogate al cittadino».  

Esordiscono così Giovanni Onesti e Karin Saccomano, Direttore Generale e Presidente di Aisi, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti.

«Da una parte, quindi, ci sono loro, medici, biologi, infermieri, che come altri della loro categoria hanno studiato una vita, e che meritano una valorizzazione economico-contrattuale ancora terribilmente lontana, dall’altra, nel “proteggere” il loro lavoro e il loro talento, abbiamo il dovere di combattere contro quelle lobby che mettono a rischio proprio le loro competenze specifiche, che non possono essere in alcun modo scalfite e messe in discussione.

Ed è per questo che il prossimo 25 settembre faremo sentire la nostra voce, a sostegno della qualità e della professionalità delle diverse attività in campo sanitario, dichiarando legittimamente guerra al reato di abuso della professione e tutelando a pieno chi eroga servizi sanitari nel rispetto proprio delle normative nazionali e del D.Lgs. n. 502/1992», continuano la Saccomanno e Onesti.

«L’Uap, rappresentativa di 95mila strutture sanitarie private, con la Presidente Mariastella Giorlandino, ha annunciato con largo anticipo questa manifestazione a livello nazionale, a tutela, come detto, prima di tutto della salute dei cittadini, per bloccare l’avanzata delle lobby che tolgono fondi e spazio a chi svolge da oltre 50 anni la professione sanitaria con professionalità e adeguatezza. 

Contiamo di superare il muro dei 1500 partecipanti», dice Giovanni Onesti, che oltre a essere DG di Aisi è anche tesoriere dell’Uap. 

«Abbiamo accolto positivamente le recenti parole del Ministro Schillaci che, in relazione al delicato tema delle Farmacie dei Servizi, ha lasciato intendere chiaramente che si procederà nel pieno rispetto delle regole. 

Così come registriamo positivamente l’equilibrio e la ragionevolezza nelle dichiarazioni dei vertici di Federfarma, che affermano di sostenere a pieno la linea di pensiero del Ministro che, ci auguriamo vivamente, terrà fede adesso all’impegno preso. 

E’ questa una delle ragioni di fondo della manifestazione del 25 settembre prossimo: il rispetto delle regole, il rispetto di quella “502 del 92” che parla chiaro e non lascia adito a dubbi. 

Determinate prestazioni sono e saranno sempre una prerogativa dei medici e come tali devono rimanere. Il farmacista non sarà mai un medico e tanto meno un infermiere, un dentista o un biologo, e la farmacia non potrà essere mai un ambulatorio o un laboratorio medico. 

Snellire i tempi di attesa della sanità, oggi, quindi, non può affatto equivalere a compiere un pericoloso e rischioso “salto nel vuoto”, che non solo minerebbe gli sforzi e l’immagine delle imprese sanitarie che erogano, per legge, determinate prestazioni, forti delle competenze di professionisti sanitari che sono qualificati per farlo, ma soprattutto, come detto, metterebbe a repentaglio la qualità della tutela della salute. 

Non possiamo davvero permettercelo», afferma il Presidente di Aisi, Karin Saccomanno. 

Ancora Onesti: «Sono fiero di parlare come tesoriere Uap e nel contempo come Direttore Generale di Aisi. Vogliamo e dobbiamo sperare che il Governo non tradisca i buoni propositi che, di recente, sono emersi sulla delicata questione delle Farmacie dei Servizi. Ma non possiamo correre il rischio che l’impegno preso resti una vana promessa.

Per questa ragione la manifestazione del 25 settembre assume un significato ancora più importante: nessuno potrà ignorare il nostro grido di allarme e le nostre richieste», afferma Onesti. 

«Saremo davvero in tanti al Teatro Brancaccio, la nostra voce non potrà che arrivare forte e chiara alla politica. 

Sono previsti oltre 1500 partecipanti, tra cui anche l’Ordine dei Medici. Sono tantissime, ricordiamolo, le sigle che sostengono la nostra battaglia. 

Con l’evento del 25 settembre, rappresentiamo, infatti, le istanze di milioni di persone, tra professionisti sanitari e imprenditori. Tutto questo non può essere ignorato dalle istituzioni ed è bene che la collettività ne sia a conoscenza. 

Come Aisi, è doveroso ricordarlo, siamo tra le quattro sigle che hanno dato vita all’Uap e siamo fieri di farne parte: abbiamo lavorato sin dal primo momento per fare in modo che l’unione e l’unità di intenti fossero la prerogativa del nostro modus operandi e abbiamo portato da subito questi principi all’interno dell’Uap, accanto alle altre sigle che l’hanno fondata. 

La vera medicina del territorio è costituita dagli ambulatori, poliambulatori, ospedali privati e accreditati, cliniche private autorizzate e private accreditate, con i loro 350mila dipendenti, che operano nel pieno rispetto delle norme di legge e delle procedure, non smetteremo mai di dirlo. 

Adesso più che mai è arrivato il momento che il Governo ci dia risposte chiare sulle nostre istanze e su quelle criticità che non possono attendere», concludono Saccomanno e Onesti.