IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 316

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(f.n.) – Prima di proseguire nella nostra mission,  arrampicandoci faticosamente lungo le grondaie gocciolanti e scivolose, per l’assenza di manutenzione, per raggiungere un posticino discreto, dalla cui altezza e distanza, spaziare con lo sguardo della mente nel trattato quotidiano vivente e vario della sanità ospedaliera, non possiamo omettere un doveroso commento, a lettura ultimata, del trattato autocelebrativo, pubblicato dalla Direzione Strategica del nostro Ospedale, con la delibera 960 del 2 settembre u.s.”Resoconto gestione aziendale – Relazione illustrativa attività intraprese anno 2023 rispetto agli obiettivi assegnati e risultati ottenuti”.  Ce la va sans dire che alcuni capitoli in particolare e l’aspetto trionfante in generale, della relazione in oggetto, si ergono orgogliosamente, sul versante opposto dei 315 Memoriali che abbiamo pubblicato settimanalmente, negli ultimi anni e che ad un tratto, dovrebbero apparire, secondo le intenzioni illusorie di qualcuno, come il resoconto di un dramma a puntate, relativo alla sanità scalcinata di un paese di frontiera, inventato da un fantasioso autore in attesa del premio Fansanitalandia, in palio a Eurodisney.  La qual cosa, companeros, questa volta non riesce neppure a strapparci una risatina di quelle stiracchiate a fatica, pe ffa vedé…L’Ospedale virtuoso, sconosciuto ai più, si erge sull’altura semicollinare di Via Tescione, in tutto il suo olezzante splendore,  come un monumento all’umanizzazione, di cui è permeata ogni cellula in movimento al suo interno e nei vasti spazi esterni, compresa quella appartenente alla famiglia dei ratti, la cui moltiplicazione indisturbata rappresenta appunto, un esempio calzante del principio fisico di mutazione e appunto di umanizzazione, che le ultime gestioni, con particolare attenzione da parte dell’attuale, auspicato e concretamente applicato. Ce la va sans dire che, tale principio, peraltro citato all’interno dell’ultima versione della bibbia profana di cui sopra, è ancora nella sua fase di applicazione iniziale, quella che registra l’assuefazione dei roditori e similari agli umani e temiamo… viceversa…per quanto riguarda invece il profondo significato metafisico del termine, cioè quel processo indispensabile che dovrebbe attuarsi nell’ evitare il disagio psicologico di un ricovero, tanto per cominciare, per proseguire traducendosi nel senso di accoglienza, che si allarga al conforto e alla solidarietà, nonché alla comprensione, ecco, quel processo cui si fa riferimento nel trattato di cui sopra e che rivela la grande sensibilità, rigorosamente da lontano, della cara Ds Ngiulina…ebbene..per quel tipo di umanizzazione… abbiamo l’impressione che ci vorrà ancora molto tempo… Infatti non risulta sia stata intrapresa alcuna azione a supporto di quei dipendenti, colleghi di quel povero infermiere morto suicida, né risulta di alcun supporto psicologico portato al personale del reparto di Medicina,  il giorno in cui si suicidò un paziente…addirittura… pare che non vi fu neppure un passaggio di striscio della psicologa nel reparto in questione…nè ci risulta vi siano iniziative a supporto delle mamme lavoratrici nel periodo estivo…Un Ospedale virtuoso… al cui interno veleggiano soltanto persone virtuose…Il CUG pare, secondo il trattato di cui sopra, abbia lavorato e si sia sbattuto, come se avesse una muta di cani sciolti e rabbiosi alle calcagna… Insomma…si è trattato di una lettura assai interessante e comprendiamo finalmente il motivo per cui la Ds, sembra ignorare tutto il resto, dalla trasformazione dei topi in crescita numerica, alle numerose e gravi inefficienze sostanziali e formali…Infatti immaginiamo il tempo che avrà dovuto impegnare per formulare gran parte di quel fantastico libro dei sogni, fatto salvo, ci auguriamo almeno qualche capitolo, tra questi, quello relativo alle infezioni ospedaliere. Ci auguriamo che almeno per quanto riguarda questo particolare settore, uno dei più sensibili ed importanti, la relazione si riveli aderente alla realtà e non il solito spocchiosissimo tentativo di apparire ciò che non si è, perché in tal caso, i tre dell’avemaria sarebbero davvero inqualificabili. E tanto per scendere dalle nuvolette rosa, rappresentate dalla Direzione Strategica, anzi..precipitare nella dura e cruda realtà quotidiana ospedaliera…parliamo di cose pratiche…La raccolta differenziata all’Ospedale di Caserta non esiste…come più volte abbiamo sottolineato, la raccolta differenziata in Ospedale vale circa 4 punti percentuali della raccolta totale cittadina.  Ora, non per infierire e quindi sorvolando sulla colonia di topi che vive, schiamazza e si umanizza sul punto di raccolta dei rifiuti dell’Ospedale virtuoso di cui sopra, vorremmo sollecitare chi di competenza e soprattutto, la sacra trimurti del “non lo sapevo…lo sapevo?, forse dormivo quando me l’hanno detto e non me lo ricordo”, affinché prenda coscienza e conoscenza e responsabilità, del fatto che la differenziata è un obbligo. Risulta che in Ospedale (sempre quello virtuoso) vi siano pochi contenitori per i rifiuti..e quelli esistenti siano pure anonimi. Noi, prima di scrivere “giriamo” e voi lo sapete bene, e abbiamo potuto notare che in diverse sale d’attesa, ai vari piani, non vi è neppure un mini contenitore, in cui gettare un fazzolettino di carta! I contenitori che si trovano invece, nei pressi dei distributori, sono anonimi! Non vorremmo ripeterci…ma il problema a nostro parere, è sempre lo stesso…Né la direzione sanitaria né l’Opsos, assolvono ai loro compiti e gli igienisti, agli ordini del gran Matano La Chiacchiera, invece di veleggiare avvacante, a sua immagine e somiglianza, lungo i viali della rimembranza ospedaliera, dovrebbero munirsi di carta e penna e prendere appunti, nonché relazionare opportunamente, sulla raccolta dei rifiuti e sulla sanificazione dei luoghi…Sarebbe opportuno inoltre, che i dec delle pulizie e dei distributori automatici, verificassero la veridicità o meno, delle nostre denunce e se ritengono di avere elementi validi per smentirci, procedano e provvedano…saremmo davvero felici di poter dire: scusateci, abbiamo preso una cantonata…Hasta el Domingo!

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